ROMA – Vale 288 milioni di euro l’allevamento di pesci in Italia, aumentato in un anno del 3,2%, per un totale di 59 mila tonnellate di prodotto. Regina indiscussa è la trota, con l’Italia tra i maggiori allevatori in Europa, con oltre 35mila tonnellate per quasi 115 milioni di euro. Ma è l’orata a segnare l’incremento più evidente, con una produzione salita del 24% in valore che sfiora i 74 milioni e del 25% in quantità con 9.500 tonnellate.
E’ il settore tra i più promettenti del food made in Italy, protagonista di Aquafarm 2019, la fiera internazionale in programma a Pordenone il 13 e 14 febbraio 2019 che, in appena due anni dalla prima edizione ha visto aumentare gli espositori dell’80%. Contemporaneamente si terrà la prima edizione di NovelFarm dedicata alle nuove tecniche di coltivazione, vertical farming e fuori suolo.
Ampio spazio sarà dedicato all’acquaponica, il migliore esempio di produzione circolare e integrata di cibo che unisce l’allevamento ittico e la produzione di ortaggi all’interno di un ecosistema chiuso, in un’ottica di sviluppo tecnologico e sostenibile. “Aquafarm è diventato il luogo di incontro della domanda e dell’offerta in una delle più strategiche filiere del food – ha detto il presidente della Fiera, Renato Pujatti – ma anche fucina di proposte e idee per operatori, ricercatori e amministratori”. “Quando parliamo di sicurezza alimentare e di tracciabilità – ha detto il presidente dell’Associazione Piscicoltori Italiani, Pier Antonio Salvador tra gli organizzatori della manifestazione – non c’è paragone tra il pesce pescato e quello allevato.
I nostri allevamenti seguono criteri rigorosi per offrire un prodotto sempre fresco, sicuro e controllato, in grado di soddisfare la crescente domanda di pesce pregiato a costi contenuti”.