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Inaugurato Vinitaly 2023: le istituzioni incoronano Verona capitale italiana del sistema vino

Riconosciuto alla manifestazione un ruolo guida per tutti i soggetti coinvolti nella valorizzazione del vino italiano sui mercati esteri. Al taglio del nastro presenti il presidente della Camera dei Deputati, cinque ministri ed il presidente della Regione Veneto

Taglio del nastro di Vinitaly 2023. Crediti EnneviFoto

L’edizione 2023 di Vinitaly è partita oggi ufficialmente alla presenza del presidente della Camera Lorenzo Fontana, di cinque ministri (Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri, Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Orazio Schillaci, ministro della Salute) e del presidente del Veneto Luca Zaia.

Il Salone a tutto business è, a pieno titolo, la piattaforma di riferimento per un settore che rappresenta la prima voce attiva della bilancia commerciale del Paese, con una filiera da 530mila imprese, 870mila addetti e 31,3 miliardi di euro di fatturato.

Nelle quattro giornate della 55esima edizione sono protagoniste oltre 4.000 aziende espositrici da più di 30 nazioni, 17 padiglioni occupati per 100mila metri quadrati netti di superficie.

In tal modo Vinitaly ribadisce la propria funzione guida per il comparto vitivinicolo italiano e la Fiera di Verona diventa piazza di incontro del meglio dell’offerta enologica con la domanda di operatori professionali da tutto il mondo: più di 25mila soltanto quelli in arrivo dall’estero, da 130 nazioni.

<<Ringrazio Veronafiere per la disponibilità e per migliorare la presenza del nostro Governo in questo sistema fieristicoha detto il ministro LollobrigidaVerona è un’eccellenza e la regione Veneto corre più di altre ma dobbiamo cercare di allineare tutto il sistema-Italia perché non c’è niente di più forte del marchio Italia>>.

L’intervento del presidente della Camera dei Deputati Fontana. Foto Vinitaly_EnneviFoto

Di “eccellenza” ha parlato anche il presidente della Camera, Fontana, che ha definito Vinitaly <<una manifestazione grandiosa con cui Verona dimostra tutte le sue potenzialità>>.

Un’investitura in piena regola da parte delle istituzioni che riconosce Vinitaly come aggregatore di tutti i soggetti coinvolti nella valorizzazione del vino italiano sui mercati esteri, emergenti e maturi.

<<Abbiamo registrato un forte e positivo segnale di unità di intenti tra Veronafiere-Vinitaly e tutto il sistema istituzionale impegnato nell’internazionalizzazione del made in Italyha detto oggi all’inaugurazione Federico Bricolo, presidente di VeronafiereLa presenza così numerosa e qualificata del Governo è un segnale di grande attenzione di cui siamo grati, anche a nome di tutte le nostre aziende espositrici.  L’obiettivo ora è costruire insieme una piattaforma promozionale permanente e coordinata, in grado di attrarre da un lato gli investimenti sul prodotto italiano e dall’altro l’incoming sull’Italia, i suoi territori vocati e sulla rassegna che meglio la rappresenta: Vinitaly>>.

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere. Foto Vinitaly_EnneviFoto

Al taglio del nastro del 55° Vinitaly sono intervenuti anche Luca Zaia, presidente delle Regione del Veneto, Damiano Tommasi, sindaco di Verona, Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona, Pasquale Salzano, presidente di Simest, e Matteo Zoppas, presidente di ICE Agenzia.

Presenti 1000 top buyer in arrivo da 68 Paesi

L’edizione di quest’anno di Vinitaly registra già un primato: quello dei 1.000 top buyer da 68 nazioni arrivati oggi a Verona: un contingente di super-acquirenti selezionati, invitati e ospitati in collaborazione con ICE Agenzia, cresciuto del 43% rispetto all’anno precedente. Ed è record anche per i 10mila appuntamenti b2b già fissati prima dell’inizio della rassegna.

Vinitaly si tiene in contemporanea alla 27ª edizione di Sol&Agrifood, rassegna dell’agroalimentare di qualità, alla 24ª di Enolitech, salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra.

Al termine dell’inaugurazione, Veronafiere e Vinitaly hanno voluto rendere omaggio ad Angelo Betti, agronomo, giornalista, storico segretario generale della Fiera tra gli anni 70’ e 80’ e creatore di molte rassegne fieristiche divenute affermati brand internazionali, tra le quali Vinitaly. Dal 2016, il Premio Cangrande Benemeriti della Vitivinicoltura è intitolato a Betti e sua nipote, Maria Neve Betti, ha ricevuto questa mattina una medaglia a ricordo dei 50 Anni del Premio.

Premio Vinitaly International

A seguire c’è stata anche la cerimonia del Premio Vinitaly International. Nella categoria Estero è stato premiato Joseph Schuller, Master of Wine e managing director della Austrian Wine Academy, “per i meriti come fondatore del più importante centro WSET in Europa che, da 35 anni, forma 15mila studenti all’anno e il cui Campus ha avviato al percorso Master of Wine oltre 100 studenti”.

Per l’Italia, invece, il premio è andato a Riccardo Cotarella, enologo e professore di Enologia all’Università della Tuscia di Viterbo, “per il costante impegno nel supportare le aziende del settore con la propria esperienza enologica, nella valorizzazione del vino italiano, e per il contributo nel far conoscere e promuovere i territori meno noti del Paese”.

Per la nuova categoria Innovation, infine, il riconoscimento è stato assegnato Marco Simonit, maestro potatore, “per la sua ricerca nel campo della viticoltura, che lo porta a offrire consulenze nei più importanti vigneti di tutto il mondo e per aver introdotto e diffuso una tecnica di potatura ramificata, meno invasiva e più rispettosa della natura delle piante”.

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