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Italia-Giordania è partnership per la tracciabilità dell’olio

(ANSA) – ROMA – Rafforzare la collaborazione all’insegna della qualità e della tracciabilità, conservando il principio della trasparenza nei confronti dei consumatori anche attraverso la difesa di tutti gli strumenti, come il panel test, in grado di tutelare l’olio extravergine d’oliva vero e il lavoro dei produttori. È il risultato dell’incontro che si è tenuto oggi tra il presidente di Italia Olivicola, Gennaio Sicolo e una delegazione di olivicoltori della Giordania, guidata dal direttore del settore del ministero dell’Agricoltura, Nehaya Shaher Al Musaisin con il presidente dell’organizzazione dei produttori olivicoli Fayyad Alzyoud.

“L’Italia deve essere al centro di questo percorso che mira a dare valore al prodotto e ai produttori”, ha detto Sicolo, nel ribadire la necessità di allargare anche ai Paesi produttori emergenti del Mediterraneo tutte le buone pratiche che consentono di associare l’olio extravergine d’oliva di qualità all’Italia. “Stiamo lavorando da anni per fare squadra con i Paesi produttori che si oppongono insieme a noi a chi vuole far passare l’olio extravergine d’oliva come una commodity – ha detto Sicolo – combattiamo da tempo ormai contro chi vuole danneggiare il prodotto e i produttori, contro chi anche nel nostro Paese vuole offuscare il Made in Italy, per questa ragione c’è bisogno di costruire relazioni importanti e durature”. Il presidente ha ricordato la partnership da diversi anni con i produttori olivicoli della Grecia, che condividono la necessità di lavorare su qualità e tracciabilità. Nelle prossime settimane Sicolo ha annunciato appuntamenti con il comitato consultivo del Coi in Egitto e con il G-20 agricolo a Tokyo.

(ANSA).

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