Supecon oltre un milione di presenze sono stati superati i dati dell’anno scorso. Nicola D’Auria (presidente del Movimento del turismo del vino): «Ora gli Stati generali dell’enoturismo». L’evento è stato molto seguito anche sui social network
Un autentico boom di presenze nelle mille cantine che hanno accolto gli enoturisti nel fine settimana di Cantine Aperte. L’iniziativa, partita nel 1993, ha confermato di essere uno degli appuntamenti più amati dagli appassionati di cultura gastronomica. Molto soddisfatto il presidente del Movimento turismo del vino, Nicola D’Auria. «Abbiamo abbondantemente superato il milione di presenze nei due giorni – spiega – confermando il successo della formula che abbina vino di qualità e sapori della tradizione. In tanti hanno voluto scoprire i luoghi dove nascono i vini che finiscono poi sulle diverse tavole. Il valore aggiunto di questo tipo d’iniziativa è la diversità delle singole offerte territoriali che riescono ad accontentare tutti i gusti».
In attesa dei dati definitivi, i primi report parlano di un numero di presenze superiore al milione e di un’attenzione crescente anche sui social network. #CantineAperte2018 è stato una delle tendenze maggiori di Twitter per gran parte della giornata di domenica per il terzo anno consecutivo. Da sottolineare anche il boom di Instagram con circa 3 mila foto condivise in due giorni con l’hashtag #CantineAperte2018 e altrettante con #CantineAperte.
La cultura del vino fa segnare così un nuovo record grazie anche alle numerose iniziative realizzate nelle diverse regioni, molte delle quali hanno allargato la durata complessiva dell’evento, estendendo le manifestazioni anche al sabato. «Voglio ringraziare le varie associazioni regionali – prosegue il presidente D’Auria – che hanno fatto un grandissimo lavoro sul territorio, proponendo itinerari, degustazioni e iniziative che hanno contribuito a far compiere alla manifestazione un altro passo in avanti. Molte cantine addirittura hanno finito i calici, a dimostrazione di quale sia stato l’afflusso di persone. Altro dato positivo da sottolineare è il numero di presenze straniere che certificano come quello di Cantine Aperte rappresenti un appuntamento di riferimento in ambito internazionale. L’obiettivo resta quello di migliorare sempre e per farlo vogliamo convocare al più presto gli Stati Generali dell’Enoturismo italiano. Rappresentiamo un fatturato che ha superato i 2,5 miliardi di euro e possiamo crescere ancora continuando a fare squadra, per avvicinarci ai numeri di altre grandi realtà come la California, che riesce a toccare anche i 7 miliardi di dollari. L’importante adesso è marciare uniti, col mondo del vino deve tenere in grande considerazione l’enoturismo, perché nelle cantine riusciamo a valorizzare sia il vino che il territorio. Adesso l’impegno sarà quello di creare un format specifico per il 2019 una volta che avremo tutti i dati dettagliati per Regione».
L’appuntamento di Cantine Aperte non ha dimenticato la solidarietà, con tante iniziative speciali votate alla beneficienza. In Friuli Venezia Giulia è stato supportato l’Unicef con la campagna sulla malnutrizione “Bambini in pericolo”, in Trentino Alto Adige invece l’Associazione Trentina Fibrosi Cistica, in Umbria con l’Airc si è contribuito a finanziare la ricerca conto il cancro, mentre in Abruzzo il ricavato della vendita di calici e sacche (il kit ufficiale) è stato due associazioni regionali che si occupano di autismo.
L’associazione Movimento turismo del vino, www.movimentoturismovino.it, è un ente no profit e annovera circa mille fra le più prestigiose cantine d’Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell’accoglienza enoturistica. Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura di qualità.
Con il suo impegno costante il Movimento turismo del vino mira ad accrescere il settore enoturistico nazionale, che rappresenta una risorsa economica fondamentale per lo sviluppo dei territori ed un efficace strumento per la tutela dell’ambiente. Ogni anno il racconto del Movimento turismo del vino, oltre a ‘Cantine Aperte’, prosegue con ‘Calici di Stelle’, quando nella notte di San Lorenzo, nelle piazze e nelle cantine italiane, gli enoappassionati sono protagonisti del brindisi più atteso dell’estate, per giungere poi al momento della raccolta, con ‘Cantine Aperte in Vendemmia’, ‘Cantine Aperte a San Martino’ e ‘Cantine Aperte a Natale’.