La Città della Pizza riapre le sue porte. La grande manifestazione, ideata da Vinòforum e realizzata con la collaborazione di Ferrarelle, torna a Roma da venerdì 18 a domenica 20 giugno 2021, all’interno degli oltre 6.000 mq dello spazio eventi Ragusa Off (in via Tuscolana, 179). Tre giornate di full immersion nel mondo pizza per scoprire tutti i segreti del prodotto simbolo dell’Italia. |
Oltre 60 tra i migliori pizzaioli e maestri panificatori della Penisola saranno protagonisti delle varie attività dell’evento. In prima linea le 12 pizzerie giornaliere, le cosiddette “case” de La Citta della Pizza, suddivise a seconda della categoria: “Napoletana”, “All’italiana”, “A degustazione”, “Romana”, “Al taglio”, “Fritta” e “Senza Glutine”. Ogni postazione sfornerà tre distinte proposte, dai grandi classici alle nuove creazioni, per un totale, nella tre giorni, di più di 100 pizze differenti. |
Tra le case anche quella dedicata ai “Fritti all’italiana”, che racconta le tante tradizioni delle friggitorie più antiche, e quella del “Senza Glutine” che propone una pizza così buona da essere scelta anche da chi non soffre di intolleranze. |
A selezionare tutti gli interpreti, provenienti da ogni angolo dello Stivale, il team di autori composto da Emiliano De Venuti, ideatore de La Città della Pizza e CEO di Vinòforum, dai giornalisti Luciano Pignataro, Luciana Squadrilli, Tania Mauri e dal maestro pizzaiolo Renato Bosco. Passione, qualità, ricerca, cura e attenzione per tutte le fasi della produzione, ma anche creatività e crescita, i criteri usati per la selezione, enunciati nel “manifesto” dell’evento (https://www. |
“La Città della Pizza sarà uno dei primi eventi italiani a segnare la ripartenza. – sottolinea Emiliano De Venuti – Siamo davvero felici di poter riaprire le porte di questa magica “città”, accogliendo in primis i pizzaioli e tutti quegli addetti ai lavori che hanno particolarmente patito il momento storico che ci auguriamo di avere alle spalle. Percepiamo da parte loro un’enorme carica che è la stessa che anima l’intero staff. Allo stesso modo faremo del nostro meglio per accontentare la grande voglia di normalità e di spensieratezza che c’è tra il pubblico. Il nostro format cerca come sempre di coniugare l’aspetto pop e di entertainment, insito in un prodotto iconico come la pizza, a momenti educativi e di formazione pensati tanto per gli appassionati quanto per gli addetti ai lavori. Senza dimenticare l’elemento business, che all’interno delle nostre manifestazioni ricopre sempre un ruolo di rilievo. Naturalmente il tutto andrà in scena nel pieno rispetto di un rigido protocollo di sicurezza così come previsto dalle normative vigenti”. |
A tal proposito, l’ingresso all’evento rimane come di consueto gratuito ma, essendo il numero di accessi limitato, è vivamente consigliata la prenotazione seguendo tutte le istruzioni sul sito internet www.lacittadellapizza.it. |
Ricchissima l’offerta beverage, a partire dalla birra artigianale firmata Baladin, con diverse etichette da abbinare alle pizze, compresa una proposta gluten free. Sul fronte vino largo alle label selezionate dal wine bar della Capitale Brylla, con Champagne e grandi spumanti italiani in prima fila. Grazie al progetto Piceno Open – Vinea Qualità Picena, promosso dal Consorzio dei Vini Piceni, ci sarà inoltre la possibilità di partecipare a delle degustazioni guidate per conoscere meglio uno dei territori più interessanti del panorama vitivinicolo italiano. |
Uno spazio importante all’interno del Ragusa Off sarà dedicato alle aziende di qualità produttrici delle materie prime della pizza, come farina, pomodoro, latticini e salumi, ma anche ai piccoli produttori, artigiani del gusto che realizzano alcuni degli ingredienti protagonisti delle migliori ricette di pizza. |
Laboratori per appassionati, corsi sulla pizza e sul pane, workshop per addetti ai lavori, esclusivi pranzi e cene che vedono la pizza abbinata allo Champagne Rosé Ruinart, un’area business per gli operatori del settore e Stand Up Pizza – contest per pizzaioli emergenti, completano il quadro di una tre giorni a tutta pizza. |