(ANSA) – CAGLIARI – La Giunta regionale della Sardegna ha deliberato l’ulteriore iniziativa a favore dell’export agroalimentare sardo, con priorità ai prodotti della filiera del latte ovino della Sardegna, annunciata ieri a Roma dalla Regione al tavolo del latte del ministero delle Politiche Agricole. Su proposta dell’assessorato dell’Industria, l’esecutivo ha integrato l’aggiornamento del Programma di Internazionalizzazione 2019-2021 e autorizzato l’utilizzo di risorse provenienti da Fondi POR FESR 2014-2020 per favorire la penetrazione nei mercati esteri delle produzioni DOP di pregio, quali il Pecorino Romano, il Pecorino Sardo e il Fiore Sardo.
Gli interventi di sostegno all’export saranno realizzati in collaborazione con ICE Agenzia nel quadro della fattiva collaborazione già in atto da alcuni anni. Il progetto prevede di sostenere con attività dedicate i produttori di formaggi ovini sardi tra le quali formazione, assistenza e promozione finalizzata a sviluppare contatti con i canali distributivi esteri.
A queste si aggiungeranno forme di collaborazione convenzionale tra Regione e ICE, sia come interventi a sostegno delle imprese sarde interessate a partecipare a eventi organizzati da ICE sia con programmi specifici sui mercati, da impostare congiuntamente e da realizzare a cura dell’Istituto per il Commercio estero su finanziamento regionale che potrebbe essere integrato con fondi promozionali da destinare specificatamente.
Tra le iniziative che potranno fare parte del programma, in cui potrebbero essere inserite anche le produzioni lattiero casearie DOP di pregio della Sardegna, ci sono anche attività di promozione in negozi specializzati, azioni di penetrazione nel settore dell’industria alberghiera e l’organizzazione di eventi di presentazione dei prodotti a importatori e chef.
Il progetto complessivo verrebbe orientato sui mercati sudamericani, in particolare Uruguay, Canada, Cina e Giappone e altri sbocchi da definire congiuntamente. A tale proposito potrà essere valutato se rafforzare le azioni attualmente in corso sui mercati in Francia, nel Regno Unito e in Germania. Per quanto riguarda il Pecorino Romano, si punterà a incentivare l’export di un nuovo prodotto, con stagionatura di lunga durata.