(ANSA) – SASSARI, 8 MAR – Momenti di tensione all’apertura del vertice sassarese sul prezzo del latte ovino con i pastori, gli industriali del settore caseario e i rappresentanti di governo, Regione e associazioni di categoria. All’ingresso del palazzo di piazza d’Italia alcuni pastori hanno protestato perché il presidente della cooperativa di Dorgali (Nuoro), Leonardo Salis, non era stato ammesso al tavolo sebbene fosse presente ai precedenti incontri.
Ne è scaturito un faccia a faccia fra il presidente della Colldiretti, Battista Cualbu e il presidente della Lega Cooperative, Claudio Atzori, col prefetto di Sassari, Giuseppe Marani a fare da paciere. Alla fine Salis è stato ammesso al vertice. Nel frattempo il confronto convocato dal prefetto Giuseppe Marani, è iniziato con oltre due ore di ritardo per consentire l’arrivo da Roma dei rappresentanti ministeriali che hanno portato al tavolo il decreto legge approvato dal Governo e che stanzia in totale 29 milioni di euro per il settore.
Al centro del confronto c’è “la definizione di una metodologia relativa ai prezzi finali dei prodotti, correlando il prezzo del latte alle dinamiche del mercato del formaggio e delle Dop sarde”. Le parti, allevatori e trasformatori, partono da due proposte differenti: i primi chiedono che si parta da un prezzo medio di 80 centesimi al litro, mentre i secondi hanno proposto 72 centesimi.
Intanto il presidente regionale di Confagricoltura, Luca Sanna, ha auspicato che “rispetto ai passi avanti già fatti, come l’indicizzazione del prezzo del latte legato a quello del pecorino, altri ne devono essere fatti, come l’allargamento del paniere dei prodotti caseari di riferimento o la griglia di pagamento”. Temi su cui “è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità”, ha detto Sanna confermando che “Confagricoltura continuerà a garantire il proprio contributo”.(ANSA).