L’Italia è tra i primi tre produttori di formaggi dell’Unione europea nel 2017, la precedono solo Germania, che detiene la leadership, e la Francia con il secondo posto. Il dato economico emerge dal rapporto Eurostat sull’analisi del comparto.
Lo studio, realizzato cercando di capire la provenienza dei prodotti lattiero caseari, certifica che nel 2017 l’Unione europea ha prodotto 10,2 milioni di tonnellate di formaggio, con i tedeschi produttori di 2,2 milioni di tonnellate (pari al 22% del totale Ue), i francesi 1,9 milioni di tonnellate (19%) e gli italiani 1,3 milioni (12%). Il totale dell’export degli Stati membri dell’Ue è stato di 5,2 milioni di tonnellate di formaggio, di cui 4,4 milioni di tonnellate commercializzate all’interno dell’Unione eropea. Il valore complessivo è di 20,8 miliardi di euro.
La Germania è prima per l’export (1,2 milioni di tonnellate, 23% delle esportazioni totali degli Stati membri dell’Ue), seguita dai Paesi Bassi (0,9 milioni di tonnellate, 17%) e dalla Francia (0,7 milioni di tonnellate, 13%). Fuori dai confini dell’Unione sono state esportate 830 000 tonnellate di formaggio, in particolare 140 000 tonnellate sono arrivate negli Stati Uniti (17% delle esportazioni totali extra Ue di formaggi e in Giappone (95 000 tonnellate, 11%). Infine a fare la parte del leone, per quanto riguarda il dato delle importazioni di formaggi nell’Unione europea, è la Svizzera che rappresenta quasi il 90% dell’import proveniente da Paesi non Ue (52 000 tonnellate, l’87% delle importazioni extra Ue di formaggio) seguita dalla Nuova Zelanda (2 000 tonnellate, 4%) e Norvegia (2 000 tonnellate, 3%).(ANSA).