VERONA – Sia negli Emirati Arabi, che in Regno Unito ma anche in Cina, circa 4 consumatori su 10 affermano, secondo le ultime indagini multi-country di Nomisma, che il nostro cibo e il nostro vino siano in assoluto i prodotti più rappresentativi del made in Italy, prima ancora di moda, auto e arredamento. Lo evidenzia la ricerca Sol&Agrifood in collaborazione con Nomisma presentata al salone dedicato alle produzioni olivicole e alla birra di qualità in corso a Veronafiere fino al 10 aprile.
All’estero, precisa l’analisi, il food&beverage italiano richiama innanzitutto il concetto di “qualità” per circa un quarto dei consumatori stranieri, che, pensando al nostro cibo evocano anche immagini come “tradizione/cultura”, “salute” e “stile”. I prodotti della nostra cultura gastronomica che più attraggono i consumatori stranieri sono pasta e olio extravergine di oliva, ovviamente dopo la pizza: non plus ultra del made in Italy per diffusione e notorietà. In generale, nel periodo 2010-2017 l’export dei prodotti italiani Dop e Igp, tra formaggi salumi ortofrutta e olio extravergine, è cresciuto dell’84%, passando da 1,9 miliardi iniziali ai 3,5 miliardi registrati nel 2017.