Più di un italiano su quattro (26%) ha una valutazione negativa dei 380 milioni di pasti serviti nelle mense scolastiche l’anno per 2,5 milioni di studenti nella sola refezione della scuola dell’obbligo. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ in riferimento alla sentenza della Cassazione sul panino portato da casa.
Una decisione che, secondo la Coldiretti, “scontenta diverse famiglie che rivendicano il diritto di mandare i bambini a scuola portandosi il pasto da casa; un’esigenza dettata non solo da motivi di risparmio ma anche spesso per i dubbi sulla qualità dei prodotti offerti”.
Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè il 71% di italiani ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare, mentre per il 12% dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più. Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni, la Coldiretti sollecita a privilegiare negli appalti delle mense scolastiche i cibi locali e a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni.