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Monferace, il vino dei Savoia torna antico splendore

(ANSA) – MILANO – Il vino piemontese preferito dei Savoia torna al suo antico splendore. Il ‘Monferace’ è un Grignolino in purezza prodotto però soltanto da 10 aziende che, dopo aver creato e sottoscritto davanti ad un notaio un disciplinare ad hoc, lo hanno affinato per almeno 40 mesi (di cui 24 in botti di legno). Il 17 giugno al Castello di Ponzano Monferrato (Alessandria) si terrà una giornata speciale che vedrà come protagonista la primissima vendemmia 2015 che i professionisti del settore, iscrivendosi a delle speciali Masterclass, avranno la possibilità di assaggiare in anteprima.

Il Grignolino è ritenuto un vino dallo spirito nobile, ribelle, irriverente che affonda le proprie radici in otto secoli di storia. I 10 produttori del Monferrato hanno istituito un’associazione per riportare agli onori delle cronache questo vitigno e farne riscoprire un valore assoluto che si era un poco perso negli ultimi tempi: la longevità, di cui il suo Dna è intriso. “Il nome è un richiamo all’antico Monferrato, ma anche all’ingegno e alla terra”, spiega Guido Carlo Alleva, il presidente: “il disciplinare è ben preciso, tratto da vigneti idonei e quindi iscritti in uno specifico albo, la cui resa massima non supera i 70 quintali per ettaro”.

Le aziende associate sono Accornero, Alemat, Angelini Paolo, Castello di Uviglie, Fratelli Natta, Sulin, La Fiammenga, La Tenaglia, Tenuta Santa Caterina e ViCaRa.

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