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Natale: Cucinare al fresco, dal carcere ricette per il cenone

 

(ANSA)  – I piatti delle festività di fine anno e i consigli per il cenone di Natale in un ricettario scritto dai detenuti delle carceri di Como, Varese e Milano (Bollate e Opera) insieme allo chef Moreno Cedroni, patron del ristorante La Madonnina del pescatore di Senigallia, due Stelle Michelin, di Anikò, sempre a Senigallia e del Clandestino sushi bar di Portonovo .

Arriva in libreria ” Cucinare al fresco – Christmas Edition”, il progetto avviato due anni in alcune carceri lombarde che vede proprio i detenuti alle prese coi fornelli, coordinati dalla giornalista e Pr comasca Arianna Augustoni. Una edizione da collezione, stampata in 150 copie e finanziato dalla Bcc di Cantù per una pubblicazione con 44 pagine di sensazioni, di pozioni magiche, di idee e soprattutto di fantasie culinarie proposte dai quattro gruppi di detenuti.

”Apprezzo tantissimo – sottolinea lo chef Cedroni – l’uso del cibo come mezzo di riabilitazione, e perché no, come mezzo di reinserimento sociale con nuove passioni e nuovi obiettivi.

Sono contento nel sapere che questo progetto vada oltre la ricetta e che questa passione è anche unita a nozioni tecniche su cotture e prodotti e su informazioni per una sana e corretta alimentazione, sempre più importante oggi. – continua Cedroni – In questo modo il cibo completerà un percorso che nutrirà sia il corpo che l’anima.

Provo solo a immaginare i profumi che si svilupperanno il giorno di Natale, dove ci sarà il desiderio di preparare le ricette più buone e più evocative, chissà quante culture si intrecceranno, religioni diverse, ingredienti diversi, ma tutti accomunati dal valore del cibo”.

”Acquistare una copia di “Cucinare al fresco – Christmas Edition” rappresenta – conclude la coordinatrice del progetto Augustoni – un comportamento propositivo per credere che, nella vita, c’è sempre una seconda chance”.

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