Il miele di millefiori è il simbolo d’eccellenza della biodiversità floreale che caratterizza diversi territori italiani e può essere prodotto in pianura, in collina o in montagna. È uno dei mieli più complessi per i nettari di decine o centinaia di diverse specie vegetali. Allo stesso tempo è un miele che in sé conserva le virtù benefiche di ciascun fiore che lo compone.
Ed è stato proprio il miele millefiori d’Abruzzo “Terre dell’Alto Aterno”, prodotto dall’apicoltrice Anna Rita Muzi, ad aggiudicarsi il premio Miele del Sindaco per l’annata 2023. La Signora Muzi risiede a Capitignano, non a caso Città del Miele (con poco più di seicento abitanti) che racconta: “Un’attività coltivata a lungo, dapprima come hobby – dal 2019, in virtù dell’apprezzamento per la qualità del prodotto e grazie al supporto di alcuni collaboratori, si concretizza in una produzione di nicchia”. Produzione che, come altre piccole attività, è vitale per un territorio che ancora ricorda il terremoto. “Grazie ai pochi residenti” continua “questo luogo è un habitat straordinario che garantisce benessere alle api e a noi consente di produrre un miele di qualità. Questo Premio ora giunge come una vera sorpresa e spero possa servire anche a far conoscere e apprezzare questo territorio”. Anna Rita Muzi, peraltro, condivide la sua passione per questi imenotteri con un’attività parallela di divulgazione dedicata ai bambini delle scuole materne ed elementari del territorio.
Che dire? Una donna operosa e instancabile, che segue l’esempio delle sue amate api.
Le città del Miele
Il Miele del Sindaco, giunto alla 13^ edizione, è il premio che Le Città del Miele – la rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani – conferisce ogni anno con l’obiettivo di presentare quel particolare miele dell’anno che, più di altri, è rappresentativo del proprio territorio d’origine.
Il miele che si è aggiudicato il premio è stato presentato dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti Laga, membro dell’Associazione Le Città del Miele. Una realtà che porta avanti dal 2001 un’opera meritoria, collaborando a livello regionale e provinciale con il mondo dell’apicoltura, sviluppando eventi e iniziative con le città associate. Un’attività costante nel tempo che ha consentito a più di 5 milioni e mezzo di consumatori di conoscere, degustare e scoprire l’eccellenza di numerosi mieli italiani.
Per l’annata 2023 la Giuria, per la qualità del prodotto realizzato, ha inoltre riconosciuto una menzione speciale al millefiori presentato dalla Città del Miele calabra di Amaroni (Catanzaro), prodotto dall’apicoltrice Maria Teresa Pungitore. Un’altra figura femminile che con tenacia ha saputo portare avanti un progetto.
Non solo miele. Un intero Parco da esplorare
Tornando in centro Italia siamo in un contesto paesaggistico straordinario, per varietà di ecosistemi e paesaggi, dove le api scorrazzano indisturbate, nell’appennino abruzzese, in un lembo di terra in provincia dell’Aquila, sottodorsale dei Monti Laga. D’altra parte siamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti Laga. Istituito nel 1991 nel cuore dell’Appennino, il Parco si estende su 150.000 ettari e si incunea tra Abruzzo, Lazio e Marche.
In ogni stagione dell’anno il visitatore potrà scegliere tra i tanti itinerari per muoversi a piedi o a cavallo o in mountain bike e, d’inverno, sulle ciaspole. Un luogo che non solo incanta per varietà di flora e fauna ma che sorprende, passo dopo passo, anche per il ricco patrimonio culturale, disseminato tra cinque province, che include borghi antichi, abbazie, castelli, siti archeologici che hanno conservato il fascino dei luoghi appartati, non aggrediti dal turismo di massa.
Per info:
Cittadelmiele.it
Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga