Umberto Raspini, presidente di Raspini S.p.A. assieme ai suoi più stretti collaboratori, si è recato in visita all’ Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, un incontro che si è trasformato in opportunità di riflessione per chi, come Raspini, ha deciso di condividere i principi e il cammino di UNISG e Slow Food.
Una collaborazione in cui Raspini è Socio Sostenitore con reale condivisione di intenti e obiettivi, che mai come oggi trova punti di contatto e motivazioni di crescita.
Raspini S.p.A., azienda leader nei settori dei salumi, nata nel 1946, ha da sempre obiettivi ben precisi e non trattabili, primo fra tutti quello della qualità del prodotto, che è però frutto finale di un lungo percorso che comprende forti principi di sostenibilità ed eticità, quali il rispetto e la valorizzazione del territorio e delle sue tipicità, la salvaguardia dell’ambiente, la riduzione/eliminazione degli sprechi energetici, di risorse e alimentari. L’azienda ha infatti, tramite molte iniziative concrete, intrapreso da tempo il cammino per diventare industria a impatto zero.
La collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche e con Slow Food sarà quindi ricca di contenuti comuni, proposte stimolanti e azioni condivise.
L’approfondita ed esaustiva giornata ha messo in risalto le peculiarità dell’Università di Scienze Gastronomiche e le grandi possibilità di interazione e scambio con le aziende che la sostengono.
Durante la visita alla Banca del Vino, il presidente Umberto Raspini, ha auspicato la possibilità di replicare tra gli
imprenditori della trasformazione suinicola, la stessa coesione esistente nel mondo del vino, sottolineando la necessità di una rete che potrebbe avere come catalizzatore proprio Slow Food. Una proposta innovativa che potrebbe davvero essere utile per potenziare e far conoscere, in Italia e all’estero, un patrimonio gastronomico che non ha eguali nel mondo. Così come ha sottolineato quanto sia importante mettere in campo nell’immediato
idee innovative, per programmare e garantire il futuro delle generazioni a venire.
Umberto Raspini ha anche incontrato Carlo Petrini soffermandosi, in un ricco dialogo, basato sull’esigenza di confrontarsi e condividere visioni comuni di sostenibilità e rispetto del pianeta da trasformare in progetti a lungo termine.