(28 cru nella zona classica, 2 nella zona vulcanica di Roncà e 3 nelle colline calcaree della Val d’Illasi e di Mezzane). A darne notizia è il Consorzio tutela Soave. In una nota si spiega nel particolare che “le unità geografiche, assieme alle vigne approvate per decreto dalla Regione Veneto, possono già essere immesse sul mercato con la vendemmia 2019 e quindi presto saranno sugli scaffali e nei ristoranti. Il consumatore potrà sapere così da quale zona o vigna storica del Soave viene il tipo di vino”.
Sono 23 le Unità Geografiche Aggiuntive rivendicate su 270 ettari di denominazione. Le Unità Geografiche rivendicate per la vendemmia 2019 sono: Broia, Brognoligo, Carbonare, Castellaro, Castelcerino, Colombara, Costalunga, Coste, Costeggiola, Fittà, Foscarino, Froscà, Menini, Monte Grande, Pigno, Pressoni, Sengialta, Tenda, Volpare, Zoppega, Duello, Paradiso, Roncà – Monte Calvarina. “Non possiamo – afferma il presidente del Consorzio Sandro Gini che essere contenti del risultato. Gran parte dei produttori ha saputo cogliere l’occasione di differenziare la loro produzione di qualità attraverso le Unità Geografiche e le vigne e speriamo ci saranno presto tante occasioni per portare questo racconto in giro per il mondo”.
(ANSA).