(ANSA) – ROMA, 7 OTT – Che si tratti di una cena tra amici o di un pranzo in famiglia, quando siamo in compagnia tendiamo a mangiare di più. E questa ‘azione sociale’ è legata, in qualche modo, ad un istinto di sopravvivenza che, nonostante abbia perso la sua funzione, ha lasciato un’impronta. A dimostrarlo una ricerca pubblicata su The American Journal of Clinical Nutrition. Studi precedenti hanno dimostrato che quando le persone mangiano insieme, la quantità di cibo che consumano aumenta fino al 48%. Il nuovo studio, coordinato dal team guidato da Helen Ruddock, University of Birmingham, nel Regno Unito, ha realizzato una meta-analisi di 42 lavori scientifici sul mangiare in compagnia, confermando questa ipotesi e fornendo una spiegazione. Nelle antiche società di cacciatori-raccoglitori, la condivisione del cibo ha aiutato il gruppo a sopravvivere a periodi di scarsità. Mangiare insieme ha contribuito a garantire che tutti i membri del gruppo condividessero il compito di riunire il cibo, aumentando l’efficienza della raccolta.