ROMA – Tempo di transumanza. E anche in Italia, e precisamente in Toscana, nel Mugello, ci sono “cow boy” e “cow girl” che spostano le mandrie di bovini.
E’ una storia contemporanea di un’attività antichissima dell’uomo ma che sopravvive ancora nel nostro Paese grazie all’impegno e alla passione degli allevatori in molte parti del territorio nazionale. Un’attività che di recente il nostro Paese – assieme a Grecia ed Austria – ha proposto in sede Unesco a Parigi perche venga riconosciuta patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
Si è ripetuta quindi la tradizionale “Transumanza primaverile”, con il viaggio della mandria di bovine dalle stalle fino ai pascoli in alpeggio. In quest’occasione, si è trattato di bovini della pregiata razza da carne Limousine italiana, allevati nella stalla Gello.
La mandria è partita di buon mattino dall’allevamento situato a Dicomano, in provincia di Firenze, nel cuore del Mugello, e con l’aiuto di un gruppo di cavalieri ed amazzoni ha raggiunto, dopo un lungo percorso attraverso un sentiero nel bosco, Monte Giovi. Qui la mandria di vacche gravide è stata sistemata in un pascolo rigoglioso dove rimarrà fino all’autunno.
Tutto questo è stato documentato, a cavallo del primo Maggio, da una troupe della televisione pubblica, con l’inviato Robert Dino Lee del Tg3 Rai Toscana che ha seguito e documentato per un giorno l’attività organizzata da una struttura del Sistema allevatoriale, in particolare dall’Associazione Regionale Allevatori (Arat), in collaborazione con la Caf (Cooperativa Agricola Firenzuola-Centro Carni del Mugello) e la locale Coldiretti.