Gangi, 7 giugno 2021: Quattro gocce Bibenda 2021, premio riservato ai migliori extravergini d’Italia (attribuite dalla fondazione Italiana sommelier dell’olio) e la finale del prestigioso premio nazionale “Lodo”. Nel cuore delle Madonie, in una zona di montagna, nasce uno tra i migliori oli siciliani.
C’è un posto dove le colline coperte di olivi si confrontano con le montagne innevate. Un posto dove la vegetazione mediterranea si confronta con campagne brulle e pareti di roccia che giganteggiano all’orizzonte. In questi luoghi, un territorio quello di Gangi dove la natura ha camminato per millenni con la storia, nasce un olio di qualità.
Arrivano i primi riconoscimenti per Don Fefè e Donna Angelica i due oli prodotti e imbottigliati dall’azienda Ruperossa di Gangi. Assieme ai due prestigiosi premi (Bibenda 2021 e Lodo) gli oli sono stati recensiti anche nella guida nazionale “Il Golosario 2021″di Paolo Massobrio e Slow Food li ha annoverati tra le eccellenze siciliane.
L’azienda Ruperossa, di proprietà del sommelier dell’Olio Giuseppe Dongarrà, nei giorni scorsi ha anche ospitato i fiduciari di Slow Food della condotta delle Alte Madonie(Carmelo Giunta) e della Condotta di Bagheria (Adalberto Catanzaro) accompagnati dal consigliere nazionale (Slow Foo
d) Mario Indovina. L’occasione: la campagna di sensibilizzazione “Earth Day 2021” di Slow Food. L’azienda Ruperossa ha aderito con l’adozione e la piantumazione di un albero di ulivo della varietà Biancolilla Centenaria dei Monti Sicani.
Le due produzioni pluri premiate Don Fefè e Donna Angelica sono il frutto di un blend unico al mondo ottenuto grazie all’utilizzo di nove cultivar. La piccola impresa opera e produce nelle terre alte delle Madonie, nella provincia di Palermo, tra Gangi e Sperlinga, due dei Borghi più belli d’Italia, tra le contrade Marrocco e Comunello. Ad una altitudine tra gli 800 ai 900 metri dove vi è una combinazione di fattori naturali, dal terreno al sole, dall’esposizione del vento proveniente dall’Etna, alla singolare azione impollinatrice delle api, che permette di produrre un olio qualitativamente elevato anche grazie all’utilizzo dell’oliva Crasta che cresce solo in queste zone.
“Il nostro è un lavoro certosino per cercare di inseguire l’autentico, non l’identico – dichiara Giuseppe Dongarrà – attraverso saperi e sapori di grande pregio così l’olio come il vino diventa una sentinella dei luoghi, delle tradizioni, vero testimone di una cultura, di quella simbiosi tra il contadino e la sua terra, le nostre olive sono raccolte a mano e molite a freddo entro le dodici ore successive alla raccolta”.
Don Fefè è estratto da olive verdi della varietà Nocellara Etnea, Nocellara del Belice e Moresca
ed è unico all’olfatto e al gusto grazie ai sentori di mandorla, fieno, foglie di pomodoro, agrumi ed erbe aromatiche come la salvia e il rosmarino.
Donna Angelica, blend irripetibile, racchiude la suo interno nove delle principali varietà siciliane di olive. Al naso sprigiona sentori di agrumi maturi, pompelmo e limone, pinolo e mela, e accenni vegetali di carciofo.