La diffusione del COVID-19 ha reso ancora più evidente la necessità di un approccio globale ai sistemi alimentari: serve una trasformazione concreta nella direzione dei 17 SDG
Le 10 azioni chiave per creare un sistema alimentare globale più equo, sostenibile e resiliente che rafforzino quanto emerso dalla Farm to Fork Strategy della Commissione Europea
A ridosso della Giornata Mondiale dell’Ambiente, Fondazione Barilla invita governi, imprese, finanza mondo accademico, società civile e cittadini ad agire insieme per mettere in atto azioni decisive per salvaguardare oggi e in futuro la salute delle persone e del pianeta.
Il 3 giugno alle 15:00 si terrà un webinar online per approfondire le “10 azioni dal campo alla tavola”.
La pandemia da COVID-19, impattando su sistemi alimentari già sbilanciati e in crisi, ha accentuato ancora di più le disuguaglianze globali e ha reso indispensabile un intervento urgente. Oltre 140 milioni di persone sono oggi a rischio povertà estrema 1 (+20% rispetto ai livelli attuali) 2 . Quest’anno, 265 milioni di persone soffriranno di insicurezza alimentare (quasi raddoppiata rispetto al 2019 quando erano 135 milioni) 3 . Oltre 320 milioni di bambini non hanno più possibilità di accedere a cibi sani e di qualità per la chiusura delle scuole (e delle mense) 4 . Le interruzioni nella catena di approvvigionamento hanno causato perdite di cibo 5 . E ancora, il settore ortofrutticolo sta attraversando un’enorme crisi economica a causa della mancanza di manodopera. Un impatto che graverà ulteriormente sui sistemi alimentari.
È questo il momento giusto per migliorare l’attuale sistema, per questo Fondazione Barilla – a ridosso della Giornata Mondiale dell’Ambiente – lancia la strategia: 10 Azioni Dal Campo Alla Tavola per ripensare in chiave sostenibile e nel rispetto dei 17 SDGs i nostri sistemi alimentari.
Le 10 azioni della Fondazione Barilla, in linea con quanto presentato dalla Commissione Europea nella sua From Farm to Fork Strategy, guardano al cibo con un approccio olistico e mirano a coinvolgere governi, imprese, finanza, mondo accademico, società civile e cittadini per collaborare in modo sistemico al fine di: stabilire a livello internazionale standard e approcci condivisi per la trasformazione verso un sistema alimentare sano e sostenibile, assieme ad indicatori che ne supportino il monitoraggio, (ad esempio in termini di riduzione dello spreco domestico); incoraggiare e sostenere la transizione del food business verso la sostenibilità in quanto attore chiave del cambiamento; rendere accessibili e promuovere l’uso delle tecnologie digitali da parte di tutti gli attori della filiera per accelerare la trasformazione del settore, (ad esempio attraverso lo scambio di conoscenza, la condivisione di dati e informazioni); riconoscere il vero costo (sociale, ambientale) del cibo nella formulazione di politiche e informando i cittadini e mobilitare la finanza verso investimenti che contribuiscano alla salute pubblica e migliorino la resilienza nell’uso del suolo; promuovere l’adozione di pratiche agricole sostenibili, come ad esempio l’agroecologia, per la rigenerazione del suolo e preservare le risorse idriche, garantendo al contempo la sicurezza e diversità delle sementi; aumentare la consapevolezza ed educare il cittadino al fine di consentire l’adozione di diete sane e sostenibili, garantendone al contempo l’accesso per i più vulnerabili; creare un sistema alimentare resiliente attraverso impegno, cooperazione e collaborazione tra tutti gli attori. Per presentare le sue azioni concrete, Fondazione Barilla organizza un webinar internazionale che si terrà il 3 giugno alle 15:00 (è possibile registrarsi qui).
“Il COVID-19, nella sua grande drammaticità, ci offre un’opportunità unica per accelerare la creazione di un sistema alimentare nuovo, che sia più equo, resiliente e sostenibile, in grado di prevenire e rispondere a future crisi. La pandemia ha dimostrato la fragilità del “sistema cibo”, sia come offerta – per esempio con la maggiore volatilità dei prezzi – sia come domanda – con ridotta accessibilità al cibo sano e di qualità per le famiglie a basso reddito. Ricordiamo che il modo in cui produciamo e consumiamo il cibo ha aumentato la pressione sulle risorse naturali. Il sistema alimentare, dal campo alla tavola, contribuisce fino al 37% delle emissioni globali di gas serra 6 ; i processi in atto di deforestazione, distruzione degli ecosistemi e habitat naturali ha contribuito a provocare la trasmissione dei virus dagli animali all’uomo, il cosiddetto spillover. Il nostro piano d’azione, dal titolo “The Time to Fix the Global Food System is Now: 10 Actions From Farm to Fork”, vuole essere la scintilla di un movimento virtuoso di conoscenza, condivisione ed azione per coinvolgere governi, imprese, mondo accademico e società civile ad affrontare il problema, ricreare e reinventare il nostro approccio al cibo, alla nutrizione e alla salute, guidati dai 17 SDG dell’Agenda 2030 dell’ONU” ha dichiarato Marta Antonelli, Direttore del programma di ricerca di Fondazione Barilla.
LE 10 RACCOMANDAZIONI DELLA FONDAZIONE BARILLA:
1) Migliorare standard e terminologie
2) Rafforzare i sistemi di misurazione
3) Incoraggiare l’impegno delle aziende su salute e sostenibilità
4) Promuovere la digitalizzazione delle informazioni
5) Identificare il costo reale del cibo
6) Migliorare la sicurezza e diversità delle sementi e la rigenerazione del suolo
7) Mobilitare tutti gli attori
8) Aumentare la consapevolezza e l’informazione
9) Consentire l’adozione di scelte alimentari sane e sostenibili
10) Creare resilienza globale
“Le soluzioni politiche da prendere in considerazione per riformare i sistemi alimentari devono includere iniziative per promuovere la produzione, il marketing, la disponibilità e l’accessibilità di alimenti sani e sostenibili. In questo contesto, le scelte alimentari sostenibili e salutari dovrebbero corrispondere alle scelte più semplici e convenienti” – ha dichiarato Gabriele Riccardi, Professore di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Università di Napoli “Federico II.
“Se vogliamo avere qualche speranza di risistemare i sistemi alimentari, abbiamo urgente bisogno che i bambini e i giovani diventino consapevoli e siano informati e che vengano coinvolti, come protagonisti attivi, nella lotta per un sistema alimentare più sano e sostenibile” – conclude Gerry Salole, Chief Executive dello European Foundation Centre.