avvocatoinprimafila il metodo apf

Slow Food, nasce presidio fagiolo della regina di Gorga

E’ il fagiolo della regina di Gorga uno degli ultimi presidi Slow Food in Italia. A renderlo noto è la stessa associazione internazionale no profit comunicando che il legume si trova in Cilento, precisamente a Gorga, frazione del Comune di Stio (Salerno). Il suo some, secondo leggenda, dipende dal fatto “che la regina di Napoli, Maria Carolina d’Asburgo, ne andasse letteralmente pazza”. L’ ecotipo – spiega una nota – è rinato a Gorga e nel vicino territorio dei Comuni di Stio, Magliano Vetere, Campora, Orria e Gioi. Il fagiolo è di forma tondeggiante e colore bianco perlaceo, la polpa del legume è compatta e la cuticola sottile, “caratteristiche – viene spiegato – che ne assicurano dolcezza ed elevata digeribilità”.

Tra le peculiarità della pianta il suo portamento rampicante: può superare anche i tre metri di altezza e si adatta bene a diversi tipi di terreno, anche se preferisce quelli profondi, freschi, non troppo compatti e ben drenati. Il fagiolo regina viene seminato a inizio estate, normalmente i primi giorni di luglio, e si raccoglie a inizio autunno. Il disciplinare di produzione prevede che la selezione e la riproduzione delle sementi sia fatta dai coltivatori stessi e vieta la coltura in serra o fuori suolo, l’uso di prodotti chimici di sintesi per fertilizzazione e per la difesa. “Quando abbiamo cominciato sette anni fa- racconta Andrea De Leo, referente dei produttori del Presidio- il fagiolo veniva coltivato soltanto da qualche anziana signora di Stio, ma a livello commerciale era morto”.

Vogliamo scongiurare- aggiunge- la scomparsa di una particolarità locale. Sul lato umano, invece, la ripartenza ha dato orgoglio al paese e rinnovato il desiderio di continuare a coltivare la terra”(ANSA).

Exit mobile version