avvocatoinprimafila il metodo apf

Smog, con soli 31 mq di verde a testa torna stop in città

ROMA – Ogni abitante in Italia dispone in città di appena 31 metri quadrati di verde urbano e la situazione peggiora per le metropoli del nord con valori che vanno dai 6,3 di Genova ai 17,9 di Milano, dai 22 di Torino fino ai 23,1 a Brescia. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, in occasione delle misure restrittive alla circolazione scattate in molte città del nord provocate dall’assenza vento e pioggia.
    A favorire lo smog nelle città, ricorda la Coldiretti, è l’effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi che concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi.

    Un’emergenza contro la quale occorre intervenire in modo strutturale, favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato. Una pianta adulta infatti, spiega la Coldiretti, è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno.

La Coldiretti ha stilato la prima top ten delle piante mangia smog, dall’Acero riccio alla Betulla verrucosa, dal Ginkgo Biloba al Bagolaro, dal Frassino comune all’Ontano nero, dal Tiglio selvatico all’Olmo che anche nel proprio giardino sono capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10 che ogni anno in Italia causano circa 80 mila morti premature secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente.
   

Exit mobile version