Nato forse come “dolce al cucchiaio” di stampo austriaco nell’800, ma codificato solo alla fine degli anni ’60 del ‘900, è oggetto di aspre contese tra Veneto e Friuli. A Treviso non hanno dubbi che sia nato nello storico ristorante “Alle Beccherie”
Chiamato così dal cuoco pasticcere Roberto “Loly” Linguanotto delle “Beccherie” di Treviso, gestito dalla famiglia Campeol, resta incerto se questi volesse ricreare delle tipologie di dolci visti nella sua esperienza all’estero o si rifacesse alla tradizione dello “sbatudìn”, un composto di tuorlo d’uovo sbattuto con lo zucchero, utilizzato comunemente dalle famiglie contadine come ricostituente, a cui venne semplicemente aggiunto del mascarpone. Lo scrittore trevigiano Giovanni Comisso sosteneva che il dolce fosse nato negli anni 30 in una casa di tolleranza sita nel centro di Treviso, presso la Cae de Oro, dove veniva servito agli avventori per ristorarsi dopo la prestazione. Ma Comisso, si sa, era piuttosto “imaginifico” e amava attribuire connotazioni erotiche a molte cose.
Durissimi anche i friulani, per i quali a Pieris, nel goriziano, presso il ristorante “Il vetturino” sin dagli ’40 si preparava la ‘Coppa Vetturino’, servita per la prima volta il 19 maggio 1938 sul panfilo reale verso Siracusa, da Mario Cosolo, allora vice cuoco friulano della Regia Marina. Questa viene tradizionalmente realizzata con mousse al cioccolato, pan di Spagna bagnato con Marsala, zabaione e panna montata e, dagli anni Cinquanta, viene chiamata ‘Coppa Vetturino Tirime sù e poi, successivamente, solo ‘Tirime sù.
Torna anche per il 2018 la sfida che premia chi fa “davvero il tiramisù più buono del mondo”. La competizione, denominata come “Tiramisù World Cup” e in programma da giovedì 1 novembre a domenica 4 novembre con filo conduttore il Prosecco e il suo territorio, mette alla prova tutti i non professionisti che possono iscriversi alla categoria “ricetta originale” o alla “ricetta creativa” consultando il sito www.tiramisuworldcup.com. In tutto i concorrenti selezionati saranno 600. Le tappe della selezione saranno svolte dall’1 al 3 novembre nei comuni di Conegliano, Pieve di Soligo e Valdobbiadene. Le semifinali e la finale sono invece in calendario domenica 4 novembre a Treviso presso la Camera di Commercio di Piazza Borsa. L’edizione 2018 premierà un “Campione del Mondo” per ciascuna categoria, uno per la “ricetta originale” e uno per la “ricetta creativa”. Commentando l’avvio della competizione l’assessore regionale al Commercio estero e alle attività promozionali del Veneto Federico Caner ribadisce che il tiramisù “è un dessert nato alle Beccherie dei Campeol che tutto il mondo ci invidia, un biglietto da visita importante per “The land of Venice”, il brand che stiamo promuovendo all’estero per far conoscere ed apprezzare a livello mondiale la nostra regione nella sua interezza, di cui la ricca tradizione culinaria è solo uno dei tanti fattori di attrazione turistica”. “Mi auguro – aggiunge l’assessore – che la partecipazione internazionale alla 2a edizione della Tiramisù World Cup cresca ulteriormente e che contribuisca a promuovere sui mercati internazionali la varietà e la ricchezza della nostra bellissima regione, spesso solo scalfita dai turisti di passaggio”.
Si attende la prossima mossa dei friulani, che hanno ottenuto, dal 29 luglio 2017, che il Tiramisù fosse inserito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali friulani e giuliani della regione Friuli Venezia Giulia. I veneti gridarono allora al tradimento.