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Villaggio contadino della Coldiretti a Palermo: in tre giorni visitato da 500 mila persone

L'iniziativa a sostegno della agricoltura italiana ha visto la presenza dei vertici nazionali di Coldiretti e di varie personalità politiche tra cui i ministri Salvini e Lollobrigida ed il presidente della Regione Sicilia Schifani

Cinquecentomila persone hanno visitato nei tre giorni di questo fine settimana il Villaggio Coldiretti a Palermo a sostegno dell’agricoltura italiana, scesa in piazza per far conoscere i primati del Made in Italy messi a rischio dalla grave crisi energetica che pesa su imprese e famiglie.

E’ il bilancio stilato dalla Coldiretti a conclusione della grande festa di popolo con oltre centocinquanta stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, agriasili, animali della fattoria, orti, mostra dei carretti siciliani, fattorie didattiche, antichi mestieri, agrichef, laboratori, nuove tecnologie e workshop, presso i quali è stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi al fianco di migliaia di agricoltori, nonostante il difficile momento legato al caro bollette e alla guerra in Ucraina.

Le autorità presenti

Alla tre giorni del Villaggio Coldiretti con il presidente Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo e a Francesco Ferreri, presidente di Coldiretti Sicilia, non sono mancate le personalità come il il ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida, il vicepremier Matteo Salvini, il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il vicesindaco Maria Carolina Varchi, il presidente dell’Assemblea regionale Gaetano Galvagno, poi Luca Sammartino, assessore Agricoltura Regione Siciliana, Edy Tamajo, assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano assessore regionale all’Istruzione e formazione,​ Giuliano Forzinetti assessore Attività produttive di Palermo e  Giuseppe Provenzano, vice segretario nazionale Pd.

Protagonisti della tre giorni anche esponenti del mondo economico e  dello spettacolo come Jimmy Ghione, Anna Falchi, Nino Frassica e Andrea Lo Cicero che hanno sottoscritto la petizione contro il cibo sintetico promossa da Coldiretti e Filiera Italia con partner di rilievo internazionale (World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe) al rintocco della grande campana forgiata per l’occasione che ha dato il simbolico via alla mobilitazione contro la carne in provetta.

Intervenuto anche l’arcivescovo metropolita di Palermo monsignor Corrado Lorefice, a lungo applaudito dai fedeli per il suo intervento sul cibo sintetico, al quale la fondazione Campagna Amica ha donato oltre novecento chili di prodotti tipici di alta qualità (dalla pasta alla frutta e verdura, dall’olio extravergine alla carne e al pesce, dai salumi ai formaggi) da utilizzare nelle mense della Diocesi.

Sono stati migliaia i bambini che hanno invaso  l’area a loro riservata nell’agriasilo e nella fattoria didattica, imparando ad impastare il pane, a pigiare l’uva, a zappettare l’orto e a riconoscere le diverse varietà di piante il tutto con l’assistenza dei tutor e delle agritate della Coldiretti e di Campagna Amica. Apprezzatissimi anche gli animali della fattoria negli spazi dell’Aia, l’Associazione italiana allevatori.

Molto apprezzati i menu a 8 euro con il meglio del Made in Italy a tavola, dove sono stati gettonatissimi la pasta con capperi di Pantelleria e ricotta salata, il risotto all’arancia e formaggio Ragusano, ma anche la carne 100% italiana della braceria, il pesce a km zero, l’agrigelato e tutto lo street food Made in Italy.

Preso d’assalto anche il grande mercato di Campagna Amica con una cinquantina di aziende – prosegue la Coldiretti – che hanno proposto il meglio della Sicilia a tavola dai formaggi ai salumi, dal miele alle verdure fino alla frutta tropicali 100% tricolore, come banane e avocado. Folla di visitatori anche per l’Oleoteca e l’Enoteca con le degustazioni di cocktail all’extravergine, vino e birra agricola.

<<Il Villaggio di Palermo – ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – è stata una grande occasione per far conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana, un modello basato sulla distintività e la qualità del made in Italy agroalimentare, lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione. I cittadini – ha proseguito Prandini – ancora una volta hanno potuto toccare con mano i primati dell’agricoltura nazionale che dobbiamo ora difendere e sostenere contro la crisi scatenata da guerra e rincari ma anche da modelli alimentari sbagliati e pericolosi come la diffusione del cibo sintetico>>.

 

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