ROMA – All you can drink. La 53/ma edizione di Vinitaly, a Veronafiere dal 7 al 10 aprile, è la vetrina scelta da 4.600 aziende del vino e distillati da 35 Paesi, per un totale di oltre 16mila etichette a catalogo. Gli spazi espositivi, come sottolineato dal presidente di Veronafiere, Maurizio Danese alla presentazione del Salone internazionale a Roma, registrano il sold out dallo scorso novembre, nonostante l’aumento della superficie netta disponibile (con oltre 100mila mq di area). Tra le novità, il nuovo salone Vinitaly Design e l’Organic Hall, l’agorà dei vini naturali e bio.
Confermata, da Veronafiere e dal sindaco di Verona Federico Sboarina, la formula di Vinitaly: business in fiera, e wine lover gli enoappassionati in città, con Vinitaly and the City (5-8 aprile) nei luoghi più caratteristici del bel centro storico scaligero. ”Arriva un Vinitaly no limits, – ha detto il Ceo di Veronafiere, Giovanni Mantovani – un’altra edizione in crescita. Grande l’attenzione ai buyer esteri e asiatici in particolare. Al prossimo Vinitaly, in termini di presenze espositive e metri quadrati netti il più grande di sempre, sono in media ad ogni edizione più di 5.500 gli operatori provenienti dal Far East” ha precisato Mantovani ricordando che l’edizione 2019 sarà ”una digital transformation liquida. La faremo anche digitalizzando e profilando sempre più Vinitaly, che già oggi conta sulla più grande wine library del vino italiano al mondo, con i contenuti di 4.600 aziende e 17.000 etichette tradotti in 9 lingue. Una directory che sotto evento registra 1,2 milioni di pagine viste”.