(ANSA) – ROMA, 5 APR – “E’ una misura che il settore attendeva ed è arrivata puntuale e rispondente alle esigenze delle aziende”. Così Silvana Ballotta, ceo di Business Strategies, società di gestione dei piani di internazionalizzazione per le aziende vitivinicole, in merito alla pubblicazione del decreto Ocm Vino, da parte del ministero delle Politiche Agricole dopo l’approvazione in Conferenza Stato Regioni.
Diverse e positive, a giudizio dell’esperta in promozione nei Paesi terzi, le novità rispetto al precedente decreto: passa da tre a cinque il numero minimo di Regioni per presentare un progetto nazionale e c’è un maggiore coinvolgimento delle Regioni stesse e delle province autonome che hanno la facoltà di prevedere la partecipazione o la presentazione di più progetti e fissare il contributo minimo ammissibile. Vengono poi ridefinite le date di presentazione dei progetti, il Ministero emana il proprio avviso entro il 31 maggio. Agea stipula i contratti entro il 15 ottobre e le attività decorrono dal 16 di ottobre.
L’auspicio è, conclude Ballotta, che, con il prossimo Decreto che rientra nella nuova programmazione 2019/2023, sia possibile tornare a presentare progetti della durata di tre anni e non di uno come lo scorso anno consentendo alle aziende di avere una programmazione di medio periodo necessaria per consolidare e mantenere un mercato terzo. Per Business Strategies, infine, sono “molto rispondenti i nuovi criteri di priorità che amplificano il perimetro dei soggetti proponenti, e ampliano le tipologie di prodotto. Ci auguriamo – conclude – che venga recepita la richiesta di sburocratizzazione delle procedure relative alla presentazione ed alla gestione dei progetti e che i contributi che saranno richiesti possano essere utilizzati come supporto efficace alla promozione del Made in Italy vinicolo sui Paesi extra Ue”.(ANSA).