Consob è l’acronimo di ‘Commissione Nazionale per le Società e la Borsa’. Si tratta di un’autorità amministrativa indipendente, dotata quindi di autonoma personalità giuridica e piena autonomia, il cui compito principale è tutelare gli investitori che operano in Borsa e garantire l’efficienza e la trasparenza del mercato mobiliare italiano.
I componenti attualmente in carica sono il presidente vicario Anna Genovese (Mario Nava si è dimesso il 13 settembre scorso) e i commissari Giuseppe Maria Berruti, Carmine Di Noia e Paolo Ciocca. Ora la maggioranza ha trovato l’accordo e stamattina il Consiglio dei ministri ha designato alla presidenza Consob l’attuale ministro alle Politiche Ue, Paolo Savona.
Le funzioni
La Consob – istituita con la legge numero 2016 del 7 giugno 1974 – svolge il ruolo precedentemente ricoperto dal ministero dell’Economia, un organo non indipendente ma anzi parte integrante del potere esecutivo, ritenuto quindi a un certo punto non adatto ad avere le funzioni di vigilanza sul mercato borsistico e mobiliare.
Innanzitutto la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa verifica la trasparenza e la correttezza dei comportamenti degli operatori per la salvaguardia della fiducia e la competitività del sistema finanziario, la tutela degli investitori, l’osservanza delle norme in materia finanziaria. Inoltre, vigila per prevenire e, ove occorra, sanzionare eventuali comportamenti scorretti e opera per garantire la massima efficienza delle contrattazioni, assicurando la qualità dei prezzi nonché l’efficienza e la certezza delle modalità di esecuzione dei contratti conclusi sui mercati regolamentati. Infine, collabora con le altre autorità nazionali e gli organismi internazionali preposti all’organizzazione e al funzionamento dei mercati finanziari.
Da chi è composta
La commissione è composta da un presidente e quattro membri, scelti tra persone di specifica e comprovata competenza ed esperienza e assolutamente indipendenti. La nomina avviene per decreto del presidente della Repubblica, dopo proposta del presidente del Consiglio dei Ministri. L’incarico del presidente e dei commissari dura sette anni (e non cinque come prima del 2008) e non è rinnovabile (in precedenza, potevano essere confermati una sola volta prima del 2008). Le decisioni sono assunte a maggioranza dei componenti presenti, salve alcune specifiche deliberazioni per le quali e’ richiesta dalla legge una maggioranza qualificata.
C’e’ poi un direttore generale che assiste la Commissione nell’esercizio delle sue funzioni e assicura lo svolgimento delle attività strumentali. Il vicedirettore generale assiste il dg nello svolgimento delle sue funzioni e svolge incarichi e compiti specifici attribuiti dalla Commissione, mentre il segretario generale supporta presidente e componenti del Collegio nei rapporti istituzionali, in coordinamento con il direttore generale. Infine, l’avvocato generale assiste la Commissione negli affari legali, svolgendo le attività di consulenza e di difesa legale.
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