Prima fotografia del mercato del lavoro ai tempi del Covid-19: i posti di lavoro sostanzialmente tengono anche per le imponenti misure varate dal governo. L’impatto dell’emergenza sanitaria lo si vede nel passaggio da disoccupati a inattivi di migliaia di persone
di Claudio Tucci
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A marzo l’occupazione cala di altri 27mila posizioni; ma sostanzialmente regge all’emergenza sanitaria soprattutto per gli imponenti interventi disposti dal governo (cassa integrazione per quasi 8 milioni di occupati, indennizzi per autonomi e professionisti). Il tasso di occupazione scende al 58,8 per cento (-0,1 punti). A marzo si assiste invece a una forte riduzione delle persone in cerca di lavoro (-11,1% pari a -267mila unità), che coinvolge sia le donne (-8,6%, pari a -98mila unità), sia in maniera prevalente gli uomini (-13,4%, pari a -169mila). Il tasso di disoccupazione scende all’8,4% (-0,9 punti) e, tra i giovani, al 28,0% (-1,2 punti).
Boom di inattivi
La prima fotografia del mercato del lavoro ai tempi del Covid-19 è appena stata pubblicata dall’Istat. Le stime, chiarisce l’Istituto, sono ancora provvisorie. L’impatto dell’emergenza sanitaria si vede essenzialmente dal calo brusco dei disoccupati che sono finiti tutti tra gli inattivi. A marzo, infatti, l’Istat ha registrato una consistente crescita del numero di inattivi (+2,3%, pari a +301mila unità) – tre volte più elevata tra gli uomini (+3,9% pari a +191mila) rispetto alle donne (+1,3% pari a +110mila) – porta il tasso di inattività al 35,7% (+0,8 punti). Il passaggio disoccupati a inattivi si spiega con la sostanziale difficoltà che sta vivendo il mercato del lavoro, con le assunzioni ferme ormai da mesi.
Mercato del lavoro in netto affanno
Se infatti allarghiamo lo sguardo al primo trimestre, gennaio-marzo 2020, e lo confrontiamo con quello precedente (ottobre-dicembre 2019), emerge come l’occupazione risulti in evidente calo (-0,4%, pari a -94mila unità) per entrambe le componenti di genere. Nello stesso trimestre calano anche le persone in cerca di occupazione (-5,4% pari a -133mila) e aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1,5% pari a +192mila unità). Anche questo un segnale delle difficoltà a trovare occasioni di impiego. La fotografia di netta difficoltà del mercato del lavoro si conferma anche nel dato tendenziale: rispetto a marzo 2019, l’occupazione fa registrare un calo sia nel livello (-0,5% pari a -121mila unità), sia nel tasso (-0,2 punti).
Nell’arco dei dodici mesi, alla diminuzione degli occupati si accompagna il calo dei disoccupati (-21,1%, pari a 571mila unità) e l’aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+4,4%, pari a +581mila unità).