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Agricoltura: Coldiretti, da cimice danni nei campi per 250 milioni

 

ROMA – La cimice asiatica ha provocato quest’anno danni ai raccolti per 250 milioni di euro ed è solo l’ultima specie aliena arrivate in Italia per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione del commercio ma anche per colpa dei controlli inadeguati alle frontiere comunitarie. E’ quanto afferma la Coldiretti, in riferimento all’incontro tra gli assessori regionali e il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova.

La cimice marmorata asiatica arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta che, con le punture, rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo parte del raccolto. “Servono risorse finanziarie straordinarie per far fronte ad una vera e propria calamità – afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – ma anche una politica europea che vigili sull’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici e applichi le stesse cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati”.

A livello nazionale, Prandini ricorda che si attende urgentemente il via libera del ministero dell’Ambiente che, sentiti il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e quello della Salute, deve emanare le linee guida per il via libera alla vespa samurai nemica naturale della cimice. 

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