Nuove tecniche di tracciabilità riducono tempi e costi legati alla gestione dei dati nel settore agroalimentare
L’innovazione digitale sta impattando in modo significativo sulla tracciabilità alimentare, grazie all’utilizzo di barcode e radio-frequency identification (32%), sistemi gestionali (32%) e piattaforme per la gestione dei big data (30%). Ulteriori tecnologie (come l’internet of things e la blockchain) sono ancora poco esplorate (rispettivamente al 5% e 9%). La fiducia delle aziende verso l’impatto delle nuove tecnologie è crescente, ma siamo ancora lontani da una piena consapevolezza delle potenzialità offerte. Il digitale interviene in maniera sostanziale nel garantire tracciabilità dei prodotti agroalimentari riducendo, in primis, i costi necessari per garantire la qualità dei prodotti, ma anche introducendo nuove modalità per valorizzare il prodotto. La conferma arriva dall’Osservatorio Smart AgriFood (Politecnico di Milano e Università di Brescia) che, su questo tema, dedica un approfondimento: “Coltiva dati. Raccogli valore. La trasformazione digitale dell’agroalimentare”.
Fonte: Politecnico di Milano