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Air Italy: si avvicina la cig dall’1/9, ma si tratta ancora

(ANSA) – CAGLIARI, 24 AGO – Il percorso per arrivare alla
firma dell’accordo sulla cassa integrazione di 10 mesi per i
1.453 lavoratori di Air Italy è avviato, ma la strada è
costellata di ostacoli. E’ quanto emerso nel primo confronto tra
azienda e sindacati, rigorosamente in video conferenza per
l’emergenza Covid. La società in liquidazione, che ha riavviato
l’iter per il licenziamento collettivo, è propensa a far
scattare la cig, ma precisa che la cessazione dell’attività non
viene messa in discussione. Le organizzazioni sindacali, invece,
sollecitano le istituzioni perchè non venga disperso il
patrimonio professionale del settore aeronautico. Così il faccia
a faccia si è chiuso con un rinvio a mercoledì 26 agosto alle
15, sempre via web. Air Italy vuole chiudere in tempi stretti e
anche le sigle premono per una soluzione che passi attraverso
politiche attive del lavoro, quindi con una prospettiva
occupazionale per i lavoratori.
    “Sebbene l’azienda abbia confermato non solo la volontà di
sottoscrivere l’accordo di Cigs per dieci mesi m di volerla
attivare fin dall’1 settembre, nel contempo ha posto alcune
condizioni di fatto inaccettabili – spiega Arnaldo Boeddu,
segretario generale della Filt Cgil Sardegna – Condizioni che
oltre ad essere irricevibili, lederebbero i diritti individuali
dei lavoratori garantiti dalla legislazione vigente e dallo
stesso contratto nazionale. Il voler porre la condizione che
dopo dieci mesi di Cigs si interromperebbe ‘sic et simpliciter’
il rapporto di lavoro per 1.453 dipendenti di Air Italy senza
tener minimamente contro che in tutto questo periodo ci
potrebbero essere delle manifestazioni di interesse da parte di
altri vettori e/o società interessate a rilevare tutto o parte
delle attività della compagnia, è incomprensibile ed
inaccettabile”.
    Da parte sua, il segretario regionale della Uiltrasporti,
William Zonca, ha ribadito con forza “che bisogna salvaguardare
le prospettive per i dipendenti. Serve l’intervento delle
Regioni e del Ministero per mettere in campo politiche attive in
vista del ricollocamento dei lavoratori e valutare eventuali
altri soggetti industriali interessati a rilevare la compagnia”.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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