(ANSA) – ROMA, 20 OTT – “In Italia si assiste, con stupore e
preoccupazione, a quanto accade circa il ‘caso’ Aspi, la società
italiana che gestisce metà della rete autostradale nazionale. Le
soluzioni prospettate dai media stamane rispetto al possibile
nuovo assetto della concessionaria non sembrano proprio
conciliarsi con l’interesse pubblico, tanto giustamente caro al
nostro esecutivo”. Lo afferma l’Aiscat, l’associazione delle
concessionarie autostradali in una nota. “Auspichiamo davvero
che il nostro settore, così strategico e fondamentale dal punto
di vista occupazionale e degli investimenti – conclude l’Aiscat
– venga gestito con maggiore competenza e attenzione di quanto
fatto finora, poiché abbiamo assistito solo a cortocircuiti e
soluzioni pasticciate”.
“Il rispetto la stima per Cdp, tirata per i capelli del
Governo, non è in discussione come non è in discussione il ruolo
positivo dei grandi fondi internazionali”, evidenzia l’Aiscat,
che tuttavia puntualizza: Non si può tuttavia accettare che una
gara in corso non segua la normale competizione di mercato ma
venga ‘orientata’ dalla indicazione del Governo di scegliere uno
specifico compratore ed i suoi partner, limitando così, di
fatto, la partecipazione ad altri competitor per la
valorizzazione di uno degli asset più importanti e remunerativi
del nostro Paese”. (ANSA).
Fonte Ansa.it