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Al Cibus di Parma il Made in Italy “rubato”

Lunedì 7 maggio si parlerà delle novità scovate nei diversi continenti e saranno smascherate nell’incontro promosso alla rassegna parmigiana. Fra i tarocchi, formaggi, salumi, pasta e olio. L’iniziativa è di “Filiera Italia”.

Nell’anno nazionale del cibo italiano per la prima volta arriva al Cibus di Parma la più grande esposizione sul “Made in Italy rubato”, con le ultime scandalose novità scovate nei diversi continenti che saranno smascherate nel cuore della food valley italiana, dai formaggi ai salumi, dalla pasta alle conserve, dall’olio al vino. L’iniziativa è di “Filiera Italia” a partire dalle 9.30 di lunedi 7 maggio 2018 nello stand situato all’ingresso Ovest, di fronte alla Hall 7 all’apertura del Cibus di Parma.

Filiera Italia è la nuova realtà associativa che unisce, per la prima volta, la produzione agricola e l’industria italiane per far crescere il Paese difendendo l’eccellenza, l’unicità e l’autenticità del modello agroalimentare italiano. La prima battaglia di “Filiera Italia” è rivolta alla difesa delle eccellenze nazionali sui mercati esteri dove si è assistito a un proliferare di attacchi, dall’italian sounding al sistema di etichettatura con i “traffic lights”. Soci promotori di Filiera Italia sono Coldiretti, Ferrero, Inalca/Cremonini e Consorzio Casalasco (Pomì e De Rica) e ancora Bonifiche Ferraresi, Ocrim, Farchioni Olii, Cirio agricola, Donna Fugata, Maccarese, OL.Ma, Giorgio Tesi Group, Terre Moretti (Bellavista) e Amenduni.

Nel giorno successivo l’inaugurazione, l’8 maggio alle 10,30, in Sala Barilla sui svolgerà l’incontro “Nasce Filiera Italia: alle origini del Made in Italy”.

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