(ANSA) – TRIESTE, 07 GEN – Con il Decreto del 22 dicembre
2020 la Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Teresa Bellanova ha approvato il Piano di regolazione
dell’offerta del Prosciutto di San Daniele DOP per il triennio
2021-2023, il cui Punto di Equilibrio fissa la produzione a un
limite massimo di 2,8 milioni di prosciutti per ciascun anno.
L’Obiettivo di Produzione per il 2021 è fissato a un totale
complessivo di circa 2.700.000 prosciutti, come indicato
dall’Assemblea dei produttori del Prosciutto di San Daniele lo
scorso 15 ottobre. Lo si apprende dal Consorzio del Prosciutto
di San Daniele che ha diffuso oggi una nota.
L’approvazione del Piano mira ad equilibrare l’offerta legata
alla domanda del prodotto sul mercato, è uno strumento messo in
campo dal Consorzio per garantire la corretta valorizzazione di
un’eccellenza italiana.
La produzione dello scorso anno si è attestata a 2,54
milioni, facendo un registrare un lieve calo (-1,2%) rispetto
alla media, dovuto a diversi fattori, tra i quali la pandemia e
il trend negativo di produzione nel primo semestre di due
aziende in procedura concorsuale, che hanno ripreso l’attività
con regolarità solo dal mese di luglio.
La filiera comprende 31 stabilimenti produttivi (nel solo
comune di San Daniele del Friuli), 3.641 allevamenti e 47
macelli (nelle regioni previste dal disciplinare).
“La regolazione dell’offerta – spiega il Presidente del
Consorzio Giuseppe Villani – consente nel medio termine di
tutelare ancora meglio i valori della filiera (quotazioni dei
suini, delle cosce e dei prosciutti DOP), e di creare un volano
costante e duraturo per la crescita della produzione del
prosciutto di San Daniele sulla base di una solida e costante
garanzia di qualità della produzione”. (ANSA).
Fonte Ansa.it