Trattative in agosto
Tra le Fs e il vettore americano Delta Airlines, una delle più grandi compagnie del mondo, era già stata raggiunta nei mesi precedenti un’intesa preliminare e definito un piano industriale, da sottoporre al «quarto socio». I rappresentanti di Atlantia hanno condotto trattative con Fs e Delta anche nel mese di agosto. Da quanto trapela, il confronto non è terminato. Non arrivano indicazioni concordanti da tutte le parti coinvolte, anche se nessuno si espone con dichiarazioni.
Rotte transatlantiche
Il punto chiave è quello delle rotte transatlantiche e dell’accesso di Alitalia al mercato Nord Americano. Oltre alle discussioni tra i potenziali soci, sono in fase avanzata di discussione accordi commerciali sottostanti negoziati da Delta con i commissari e la dirigenza di Alitalia che _ ad avviso di alcune fonti industriali _ limitano la possibilità della compagnia di accedere al mercato Usa rispetto alla precedente joint venure transatlantica a quattro fra Delta, Air France-Klm e Alitalia. Questa joint venture è stata sostituita da un nuovo accordo a quattro, detto «Blue Skies», in cui Alitalia non c’è. Al suo posto c’è la britannica Virgin Atlantic, di cui Delta ha il 49% e Air France il 39 per cento.
Operazione «Blue Skies»
L’operazione «Blue Skies» ha avuto il via libera preliminare del dipartimento dei Trasporti americano il 2 agosto scorso. Secondo questa autorizzazione, sottoposta a pubblica consultazione fra i partner e gli oppositori (tra cui c’è la compagnia americana concorrente Jet Blue), entro sei mesi da quando l’intesa avrà avuto il via libera definitivo cesserà di avere validità il precedente accordo tra Delta e Alitalia, che è tuttora in vigore. Delta intende far rientrare Alitalia nell’alleanza con un nuovo accordo, un testo riservato, già negoziato con Roma per più di un anno. Il testo è stato solo siglato con le iniziali da rappresentanti di Alitalia, non ancora firmato. Nel nuovo assetto prefigurato Alitalia sarebbe partner di secondo livello («associated» partner), come Aeromexico. Questo assetto, lamentano piloti e assistenti di volo di Alitalia di Anpac, Anp e Anpav riuniti nella federazione Fnta, sarebbe penalizzante per Alitalia rispetto alla situazione attuale. Delta invece ha difeso il lavoro fatto, mentre c’è chi fa notare che dietro il nuovo assetto ci sarebbe anche la mano di Air France, rivale di Alitalia e stretto partner di Delta, di cui la compagnia americana detiene il 9% del capitale.
Compagine solida
Le angolature dell’operazione sono tante e far quadrare tutte le posizioni non è semplice. È vero anche, però, che tutti i potenziali soci della Nuova Alitalia hanno interesse al successo dell’iniziativa e a superare le divergenze. Le Fs come pivot del progetto, Atlantia per difendere la posizione industriale dell’aeroporto di Fiumicino, di cui Alitalia è il primo cliente, Delta come partner di Alitalia nell’ambito dell’alleanza SkyTeam, interessata ad evitare che arrivi Lufthansa a prendersi i pezzi di Alitalia compreso il”business” delle rotte transatlantiche. Sulla carta la compagine azionaria tra Fs, Delta e Atlantia, più il Mef, sarebbe la più solida che Alitalia abbia mai avuto nella sua storia travagliata.
Possibile proroga di un mese
Dunque la proroga del termine per l’offerta, che potrebbe essere di almeno un mese, potrebbe servire a un chiarimento definitivo per far decollare un piano di rilancio che non è privo di difficoltà.