Zeni in arrivo da Blue Panorama
Il commissario unico di Alitalia nominato il 12 dicembre, Leogrande, ha detto di non avere «ancora un’idea completa della situazione». «Non sono un manager, ma un avvocato esperto di diritto fallimentare. Per le questioni industriali mi avvarrò di altre risorse e per questo ho scelto come nuovo direttore generale, da domani, Giancarlo Zeni, che lascia l’incarico di a.d. di Blue Panorama». Zeni, ex dirigente di Alitalia durante la gestione di Giancarlo Cimoli, era direttore generale di Blue Panorama quando la compagnia fu commissariata nel maggio 2014 e arrivò come commissario Leogrande. I due hanno lavorato insieme fino al dicembre 2017, quando Blue Panorama è stata venduta alla Uvet. «Lo stipendio di Zeni sarà di 250mila euro lordi annui, lo stesso che riceve in Blue Panorama», ha risposto Leogrande alle domande di diversi commissari.
Alitalia brucia 300 milioni all’anno
Leogrande ha replicato alle critiche, rivolte ai predecessori, per la scarsa trasparenza sui conti della gestione commissariale, in quanto non vengono presentati rendiconti di bilancio annuali, ma solo succinte relazioni trimestrali. «Un’azienda in amministrazione straordinaria è esonerata per legge dal predisporre bilanci», ha detto. Ha affermato che quello che importa è capire se l’azienda produce o brucia cassa «ed è evidente che Alitalia brucia cassa. Da quando è commissariata ha bruciato circa 300 milioni di cassa all’anno».
Nuovo piano industriale
Leogrande ha detto che dovrà fare «un nuovo piano industriale per modificare il programma attuale autorizzato dal Mise che prevede la cessione dell’azienda. Lo faremo nei prossimi mesi. Ci sono solo due modi per uscire da un’amministrazione straordinaria con procedura di cessione: o realizzare la cessione oppure con un conferimento a una Newco, che poi dovrà essere successivamente venduta». Questa è la strada che Leogrande ha attuato in Blue Panorama, la Newco fu creata nell’agosto 2016 ed era partecipata al 100% dalla società commissariata, che diventò la bad company.
L’ipotesi Newco
Leogrande ha confermato che i tempi per arrivare a una cessione di Alitalia entro il 31 maggio 2020, come prevede il decreto sui 400 milioni, sono molto stretti. La cessione entro questo termine sarebbe possibile se oggi fosse «pronta» una cordata con un’offerta di acquisto. Ma l’offerta non c’è. Lufhansa «è fredda», ha detto il commissario, Atlantia è fuori gioco. Delta ha confermato la disponibilità a investire 100 milioni di euro. «Vedrò Delta la prossima settimana, poi vedrò anche Lufthansa». Con questa situazione, Leogrande ha lasciato capire che si potrebbe andare alla costituzione di una Newco.
De Micheli e il coinvolgimento di Ferrovie
Si è parlato anche di un possibile coinvolgimento di Ferrovie dello Stato, che era capocordata dell’offerta con Delta non andata in porto in novembre, a causa del ritiro di Atlantia. Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, vorrebbe coinvolgere Fs. La ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, ascoltata dalla commissione, ha detto che le Fs valuteranno il piano che sarà predisposto dal commissario. «Sulla precedente organizzazione del consorzio credo che alcune intuizioni vadano tenute in considerazione, recuperate e garantite, in particolare tutto il percorso sull’intermodalità». Secondo De Micheli «un’eventuale partecipazione di Fs sarà valutata da Fs nel momento in cui si saranno generate le nuove condizioni per poter partecipare ad un’eventuale cordata».
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