Future generazioni e sostenibilità. E l’appello al prossimo Parlamento europeo: istituire una giornata europea per la lotta ai cambiamenti climatici e sostenere concretamente i progetti e le iniziative per la salvaguardia del Pianeta. Il Villaggio per la Terra ha chiuso ogi i battenti a villa Borghese, a Roma, con il Festival dell’educazione alla sostenibilità, che ha visto la partecipazione di 10mila studenti di tutte le età e provenienti da tutta Italia. Tutti con un unico obiettivo: scoprire, condividere e approfondire i grandi temi dello Sviluppo sostenibile e della cura del Pianeta.
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Due impegni chiesti agli europarlamentari
Gli Stati generali dell’ambiente dei giovani hanno rappresentati un’occasione di riflessione e di impegno concreto che all’appello, sintetizzato in due punti, da presentare al prossimo Parlamento Europeo, per dare un contributo alla grande sfida per il raggiungimento dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile dell’Onu: istituire una giornata europea per la lotta ai cambiamenti climatici e sostenere progetti e iniziative di salvaguardia dell’ambiente e delle aree verdi.
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«A fine maggio, tra un mese soltanto, si terranno le none elezioni europee per il rinnovo dei deputati del Parlamento comunitario, l’unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini. La maggior parte di noi non voterà perché troppo giovane – sottolineano i ragazzi che hanno partecipato agli Stati Generali – ma vorremmo comunque assegnare loro dei compiti per permetterci di essere più efficaci nella lotta ai cambiamenti climatici. Non chiediamo soluzioni magiche ma solo di essere protagonisti attivi di questa stagione di cambiamenti». Le conseguenze dei cambiamenti climatici, ha sottolineato il sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo, «sono ormai davanti ai nostri occhi. Non si può parlare più di un pericolo da scongiurare, ma di una realtà a cui bisogna porre rimedio subito».
Ospite del Villaggio la Greta d’Amazzonia: nutrire tutti i popoli
Si è chiuso il Villaggio per la terra, un enorme cuore verde all’interno di Villa Borghese che per cinque giorni ha battuto in favore di una maggiore consapevolezza ambientale e della salvaguardia del Pianeta. Organizzato da Earth Day Italia e dal Movimento dei Focolari, ha portato nel verde di villa Borghese eventi, forum, musica, corsi e attività sportive, fra approfondimenti, attività ludiche e laboratori didattici per i più piccoli. Fra gli ospiti del Villaggio una ragazza indigena dell’Amazzonia, della stessa età di Greta, che ha raccontato la bellezza della fratellanza fra i popoli e la gratitudine alla comune Madre Terra. «La domanda che ci ha rivolto – ha voluto ricordare Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia – è stata fortissima e voglio riproporla: se a nutrire tutti i popoli è la Madre Terra, perché i Paesi sviluppati sono disposti a distruggerla in nome del denaro? Viviamo in un tempo in cui la follia degli adulti chiama i giovani di tutto il mondo a prendere in mano il proprio destino e quello dell’intera umanità. Davvero vogliamo essere ricordati come l’unica generazione che ha avuto bisogno di ricevere lezioni di saggezza dai propri adolescenti?».
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Nel Villaggio educazione alla sostenibilità
Per Antonia Testa del Movimento dei Focolari di Roma, «il Villaggio per la Terra ha saputo raccontare, in una sorta di laboratorio vivo, cosa vuol dire educarsi alla sostenibilità. Utilizzando le parole di un amico ugandese: nel Villaggio tutti trovano casa. E proprio dal Villaggio tutti ripartono, non solo più informati e profondamente commossi ma pronti a lavorare insieme». L’educazione dei giovani, ha sottolineato Antonello Ciotti, presidente di Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica) « è il punto di partenza per creare una società più sostenibile». Ha ricordato che il Consorzio, in 20 anni, ha ottenuto obiettivi importanti, passando da 2 a 20 kg di imballaggi in plastica raccolti da ciascuna famiglia. «Da 2 anni abbiamo un dipartimento ‘Ricerca e sviluppo’ e lavoriamo con tutta la filiera per trovare delle soluzioni più sostenibili. Dobbiamo fare fronte comune per affrontare queste sfide complesse che la società ci pone davanti».
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