È una nuova alleanza che tesse una rete tra economia, cultura e ricerca
di Nicoletta Cottone
Il Manifesto di Assisi, padre Fortunato: «Dobbiamo essere dei riparatori»
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Il Manifesto di Assisi sarà la risposta italiana per combattere la crisi climatica. All’appuntamento al Sacro Convento di Assisi rappresentanti di istituzioni, mondo economico, politico, religioso e della cultura. Obiettivo: rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo. Nel Salone Papale del sacro convento di Assisi sono attesi il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, il presidente Pontificia Accademia delle Scienze Sociali Stefano Zamagni.
I promotori
Il Manifesto è stato promosso dal presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci, dal Custode del Sacro Convento di Assisi padre Mauro Gambetti, dal direttore della rivista San Francesco padre Enzo Fortunato, dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini, dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, dall’amministratore delegato Enel Francesco Starace, e dall’amministratore delegato di Novamont Catia Bastioli.
Nuova alleanza fra economia, cultura e ricerca
«Quello del 24 gennaio ad Assisi – sottolineano Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola e Padre Enzo Fortunato, direttore rivista San Francesco – è un appuntamento a misura d’uomo. Il Manifesto di Assisi è una nuova alleanza che tesse una rete tra economia, cultura e ricerca con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, religiose e culturali del Paese. Affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società “abitabile”, green e per questo più capaci di futuro».