Joe Terranova di Virtus Investment Partners ha dichiarato la scorsa settimana che il titolo Netflix Inc (NASDAQ: NFLX) era sul punto di superare la sua resistenza critica di $593 e sembra che avesse ragione.
Le azioni dell’azienda sono saltate del 4,0% questa mattina a $613 dopo che Atlantic Equities ha ribadito il suo rating “overweight” sulle azioni e ha alzato il target di prezzo da $690 a $780 (massimo di Wall Street), che rappresenta un rialzo del 30% circa in confronto alla situazione attuale.
L’analista Hamilton Faber alza le sue prospettive sulla crescita degli abbonati
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Secondo l’analista Hamilton Faber di Atlantic Equities, il colosso dello streaming avrà 292 milioni di abbonati nel 2024 contro i 279 milioni che aveva stimato in precedenza. Nel 2025, Netflix raggiungerà i 311 milioni di abbonati, ha aggiunto.
“Riteniamo che la penetrazione degli abbonati Netflix raggiungerà ampiamente il 60% circa in assenza di attività di repressione della condivisione delle password più rigorose”, ha affermato Faber.
Gran parte della crescita degli abbonati, secondo Faber, proverrà dai mercati internazionali, ma gli Stati Uniti continueranno a essere la principale fonte di entrate incrementali di Netflix. Si aspetta che la patria della società di produzione rappresenti il 23% delle sue entrate incrementali, seguita dal Giappone all’11% e dal Brasile all’8%.
Anche Patterson di KeyBanc ha ribadito il suo rating “overweight” su NFLX
L’annuncio arriva pochi giorni dopo che anche Justin Patterson di KeyBanc ha ribadito il suo rating “overweight” sul titolo Netflix con un obiettivo di prezzo di $645 che si traduce in un aumento di circa il 3,0% rispetto all’attuale prezzo per azione.
Netflix ha recentemente annunciato che rilascerà altri 42 film originali entro la fine del 2021, il che potrebbe essere un importante motore di crescita per la società con sede in California. Serie televisive come “La casa di carta”, ha scritto Patterson, sono molto popolari nei mercati internazionali, mentre “Stranger Things” e “The Witcher” sono molto famose anche negli Stati Uniti.
La società da 270 miliardi di dollari ha ora un rapporto prezzo/utili di 63,36.
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