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AUMENTI BOLLETTE A GENNAIO: CONVIENE CAMBIARE FORNITORE?

Prevista una nuova stangata su luce e gas

Nuovi aumenti per l’energia: secondo le ultime previsioni, infatti, il nuovo anno si aprirà con una nuova stangata che porterà le bollette della luce e del gas ad aumentare rispettivamente del +15-25% e del 50%. Un aumento dovuto soprattutto alla tendenza internazionale di forte crescita delle quotazioni delle principali materie prime energetiche (compresi, ovviamente, luce e gas) e solo in parte attenuato dagli interventi di poche settimane fa da parte del Governo – che potrebbe essere chiamato, di fronte a questi nuovi aumenti, a intervenire nuovamente.

Un aumento record che potrebbe innescare, indirettamente, una più veloce transizione dal mercato tutelato al mercato libero: per la prima volta, infatti, proprio a causa dei rincari sul costo della materia prima, un rapido passaggio al mercato libero delle utenze luce e gas potrebbe aiutare, secondo le stime di Switcho, i 12 milioni di italiani (circa il 40% dei contratti luce e gas totali) in regime tutelato a risparmiare in media fino a €500 per famiglia.

Il perché lo spiega Switcho (www.switcho.it), l’app del risparmio personalizzato che aiuta i suoi utenti a gestire le spese ricorrenti come luce, gas, internet, telefonia e assicurazioni auto, che ha deciso di accompagnare i consumatori in questo momento delicato con una dettagliata guida allo switch, per valutare se e a chi conviene cambiare fornitore. Mai come in questo periodo, conviene infatti affrontare con più consapevolezza le telefonate dei call center che, approfittando di questo momento, potrebbero confondere gli utenti.  

Sei un utente del mercato tutelato? Cambia fornitore online e passa subito al mercato libero

“Gli aumenti dei costi della materia prima stanno portando un fenomeno che non si osservava da anni nel mercato: negli ultimi due trimestri, infatti, e anche nel prossimo, il mercato libero – specialmente sull’online, offre tariffe migliori di quello tutelato – spiega Redi Vyshka, COO e co-founder di Switcho – Cambiare operatore e passare dal mercato tutelato a quello libero in questo momento può essere molto conveniente, specialmente nei periodi a ridosso (prima e dopo) di nuove comunicazioni Arera al rialzo. I prezzi sul mercato libero, infatti, hanno una tendenza a riallinearsi al tutelato in una finestra di qualche giorno, quindi, a maggior ragione in prossimità di nuovi aumenti, può convenire cambiare.”. Importante, però, che lo switch avvenga attraverso i canali online: “In generale, sulle attivazioni offline (call center o punti fisici), c’è sempre un ricarico sulla materia prima che può pesare fino al 30% in più rispetto all’online, dovuto ad una filiera di vendita molto frammentata e ricca di intermediari, i cui costi vengono scaricati sull’utente finale. A maggior ragione in questo caso, un risparmio rispetto agli aumenti sarà possibile solo facendo riferimento alle tariffe online.”

 

Sei già sul mercato libero e hai un contratto a prezzo bloccato? Assicurati di non aver ricevuto una comunicazione di variazione unilaterale del contratto e delle condizioni economiche applicate di recente: in questo caso, ti conviene cambiare.

 

Per chi invece si trova già sul mercato libero – condizione che riguarda circa il 60% dei contratti luce e gas in Italia – la situazione si fa più complessa: la situazione straordinaria e contingente che il mercato sta attraversando in questo momento, infatti, sta costringendo alcuni fornitori ad avvalersi del diritto di cambiare unilateralmente le condizioni del contratto, sciogliendo, di fatto, “la protezione” del prezzo bloccato. Una condizione che, secondo le stime dell’Osservatorio di Switcho, porta ad un aumento della tariffa fino al 100% rispetto a quanto concordato nel prezzo fisso: “La netta maggioranza dei contratti sul mercato libero (l’84% del totale), prevede che il prezzo della materia prima sia bloccato in media per i primi 12 mesi dopo l’attivazione: una condizione che adesso, in circa un terzo dei casi, viene meno a causa dei cambiamenti unilaterali delle condizioni da parte di alcuni fornitori. Si tratta di una clausola “di emergenza” accettata dall’Autorità, che però mette in discussione la convenienza della tariffa – spiega ancora Redi Vyshka di Switcho, che aggiunge – In questi casi di tariffe cambiate unilateralmente, così come anche nei casi in cui il contratto sia in scadenza prima di dicembre 2021, lo switch è un’opportunità interessante: cambiare online adesso, infatti, potrebbe permettere non solo di ottimizzare la propria tariffa, ma anche di proteggere gli utenti da ulteriori rincari dovuti alla volatilità del mercato nei mesi a venire.”

E per chi ha un contratto a prezzo variabile?

 

Esiste poi una piccola fetta di italiani (circa il 16% degli utenti attualmente sul mercato libero, pari a 3 milioni di persone) che si trovano esposti alle fluttuazioni del prezzo della materia prima, poiché all’interno di un contratto a prezzo variabile. In questo caso, la possibilità (o meno) di riuscire a risparmiare qualcosa è direttamente influenzata dalla condizione di partenza di ogni singolo consumatore: “Se ci si trova nel mercato libero con un contratto a prezzo variabile è, purtroppo, praticamente certo che la propria bolletta risentirà fortemente l’impatto degli aumenti sulla materia prima – commenta Redi Vyshka di Switcho – raccomandiamo di eseguire un tentativo di stima personalizzata e scoprire il potenziale risparmio ottenibile switchando verso un’offerta con il prezzo fisso.

In generale, sempre meglio verificare la propria situazione di partenza

“Salvo che nel caso del passaggio dal mercato tutelato a quello libero, che potrebbe portare, secondo le nostre stime, un risparmio complessivo medio di 500 euro nelle tasche degli italiani, il consiglio generale è sempre di partire dall’analisi della propria situazione di partenza: noi di Switcho lo facciamo (gratuitamente) attraverso un algoritmo che legge le bollette, in particolare i dati relativi al costo della materia prima, e propone di conseguenza l’opzione per cui siamo certi ci sia un risparmio. Dopo di che, se l’utente decide di proseguire con lo switch, un team dedicato si occupa di gestire interamente il cambio fornitore e si prende in carico della burocrazia e della parte amministrativa per conto del cliente.” conclude Redi Vyshka di Switcho.

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