(ANSA) – ROMA, 25 SET – “Sono i gruppi industriali e le
grandi aziende a pesare, coi prestiti non rimborsati, sui
bilanci delle banche italiane, ma i piccoli debitori (famiglie,
partite Iva, piccole e medie imprese) hanno avuto maggiori
difficoltà, nell’anno del Covid, a saldare le rate”. E’ quanto
afferma un’analisi della Fabi sui dati a marzo 2021. “Il 4,39%
dei clienti è “responsabile” del 60% delle rate non pagate” di
prestiti superiori ai 500mila euro, per 28 miliardi di
sofferenze. Ad appena 126 soggetti (lo 0,002% della clientela)
con prestiti oltre i 25 milioni, sottolinea la ricerca, fanno
capo 2,9 miliardi di Npl (il 6,12% delle sofferenze).
“Le banche puntano molto sulla vendita dei prodotti
finanziari e poco sui prestiti – ha affermato il segretario
generale della Fabi Lando Sileoni – Un’attività, quest’ultima,
che è ancora molto legata ai rapporti personali dei banchieri
con le imprese. Insomma, c’è ancora molto credito relazionale,
finanziamenti agli amici degli amici”. (ANSA).
Fonte Ansa.it