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Bce: Draghi, persistenti incertezze pesano su zona euro

Bce Draghi

 Xinhua/Avalon.red/Agf

Mario Draghi

I dati macroeconomici registrati nella zona euro negli ultimi mesi “sono stati più deboli del previsto” a causa di una “domanda interna piu’ debole” e per il “persistere di incertezze” legate a “fattori geopolitici e alla minaccia del protezionismo”. Lo dice il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo in commissione Affari economici del Parlamento europeo. Draghi ha ribadito che la zona euro “grazie agli sforzi collettivi di tutti i cittadini europei, è emersa dalla crisi” e ha ricordato che Eurolandia ha registrato “22 trimestri consecutivi di crescita economica, il tasso di disoccupazione al livello più basso dall’ottobre 2008 e salari e redditi in aumento”. Tuttavia, ha continuato il presidente della Bce, “negli ultimi mesi le informazioni hanno continuato ad essere più deboli del previsto a causa di una domanda esterna più debole e di alcuni fattori specifici per paese e settore. La persistenza di incertezze in particolare relative a fattori geopolitici e alla minaccia di protezionismo pesa sul sentimento economico”, ha aggiunto.

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