La Bce spegne sul nascere l’idea di cancellare il debito contratto dall’Italia per far fronte allo shock pandemico. Con la presidente Christine Lagarde che rifiuta persino di entrare nel merito della questione: è vietato dai Trattati, “punto”. Finisce così il polverone sorto di fronte all’auspicio che la Bce potesse monetizzare gli oltre 100 miliardi di euro di debito in più emessi (finora) dall’Italia per tenere a galla l’economia e che la Bce ha finanziato quasi integralmente, senza poter impedire però che il debito volasse a circa il 160% del Pil.
Lagarde è stata netta. “Leggo sempre con interesse tutto quello che dicono i rappresentanti del Parlamento Ue e soprattutto i presidenti, la mia risposta è molto breve: tutto ciò che va in quella direzione è contro i trattati, c’è l’articolo 103 che proibisce quel tipo di approccio e io rispetto i trattati. Punto”. La mole del debito, ormai 2.600 miliardi di euro, fa paura. E così l’idea di cancellarlo, o ‘sterilizzarlo’, cavallo di battaglia della Lega, ha iniziato a farsi strada nel Movimento 5 Stelle. Finché in un’intervista a Repubblica il presidente dell’Europarlamento David Sassoli ha definito “un’ipotesi di lavoro interessante” quella di cancellare il debito contratto per far fronte alla pandemia. Parole che hanno creato maldipancia nel Pd. Il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni, due giorni fa, ha affermato che “non possiamo cancellare” questa questione del debito, fiducioso che sarà ridotto nel tempo. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha colto l’invito: “l’Italia lavora a un percorso di riduzione del proprio debito pubblico fondato su una strategia di crescita e investimento e di politica di medio termine di bilancio responsabile. E’ la posizione che l’Italia assume responsabilmente come Paese ad alto debito pubblico”.
In realtà la scelta su come gestire il debito monstre dell’Italia sembra già fatta. Come spiega Carlo Cottarelli, ex alto dirigente del Fmi e oggi a capo dell’Osservatorio sui conti pubblici della Cattolica, finché non risalirà l’inflazione (e ci vorranno anni) la Bce “continuerà comunque a fare un rollover”, cioè a ricomprare bond man mano che scadono. Quando l’inflazione risalirà, anziché scaricarli sul mercato, può aumentare la riserva obbligatoria di liquidità bancaria.
Fonte Ansa.it