«Far slittare e accorpare il pagamento delle imposte a dopo l’estate, come si sta pensando ora, è inutile. Il conto, infatti, arriva comunque, per chi, in 14 mesi, non ha lavorato e generato reddito. Il comparto dell’ospitalità a tavola, infatti, è stato chiuso per decreto, senza evidenze scientifiche. Ora il Governo centrale ha il dovere di trovare una soluzione rapida, lungimirante ed efficace per far sì che i piccoli imprenditori finora sopravvissuti alle restrizioni non rimangano strangolati dalle tasse. Un sistema potrebbe essere quello di accorpare gli anni fiscali 2020-2021, oltre al posticipo dei pagamenti. L’Iva, inoltre, deve essere abbassata, come avvenuto in Germania con buoni risultati, per far ripartire soprattutto le aziende più colpite».