(ANSA) – ROMA, 26 SET – “Confindustria non si candida a fare
un partito”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo
Bonomi a ‘Mezz’ora in più’ su Rai3. Bonomi ha detto che “no”,
Confindustria non si candida insieme a Draghi a coprire questo
vuoto di politica. “Se avete sentito la mia relazione, c’è un
passaggio in cui dico abbiamo rispetto dei partiti e delle
istituzioni. Quello che abbiamo messo in evidenza è che il
governo Draghi su 3 punti essenziali ha fatto le cose che
servivano al Paese: il piano vaccinale, ha riscritto le prime 80
pagine del Pnrr e riportato quella credibilità internazionale
dell’Italia nell’Europa, G20 e Nato”, ha aggiunto.
“Abbiamo voluto mettere in chiaro che c’è una occasione
storica del Paese. Abbiamo la sensazione che, a causa del
processo delle elezioni amministrative, sia iniziato il gioco
delle bandierine su molti temi importanti, non vogliamo che
questo gioco metta a rischio quello che il Paese aspetta da 30
anni, le riforme”, ha aggiunto Bonomi richiamando le riforme di
ammortizzatori sociali e politiche
attive, fisco, previdenza e concorrenza: “Non possiamo più
permettere che ci sia un rallentamento del percorso e abbiamo
preso degli impegni con l’Ue”.
Bonomi ha anche detto di aver trovato “la risposta dei
sindacati” alla proposta di un Patto “positiva: io ho letto
comunque la voglia di esplorare questa possibilità perché alcune
cose sono demandate alla politica, altre alle parti sociali,
quindi
abbiamo noi e i sindacati la responsabilità di dare delle
risposte”. Sul salario minimo, infine, il presidente di
Confindustria ha chiarito: “Abbiamo la stessa posizione dei
sindacati, siamo per rafforzare la contrattazione perché
garantisce tutti, e l’esempio ci viene da Ita”. (ANSA).
Fonte Ansa.it