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Borsa: Milano male con Europa su paura rialzo tassi e Covid

(ANSA) – MILANO, 23 NOV – Giornata carica di tensione sui
mercati, con forte corrente di vendite nel finale per le Borse
europee: l’indice Ftse Mib ha concluso in ribasso dell’1,62% a
26.939, l’Ftse All share in calo dell’1,65% a quota 29.466. Nel
resto del Vecchio continente Londra ha tenuto con una
conclusione in rialzo marginale dello 0,1%, mentre Parigi ha
ceduto lo 0,8% finale, Francoforte l’1,1%, con Amsterdam che ha
chiuso in ribasso dell’1,6%.
    Sotto pressione anche i titoli di Stato europei, con gli
operatori che in generale avevano già scontato la scelta di
diversi produttori guidati dagli Usa di rilasciare parte delle
riserve di petrolio, tanto che il greggio nel finale di giornata
è tornato a salire. Così sui mercati hanno pesato soprattutto i
dati preoccupanti della pandemia Covid in Europa e la paura
dell’inflazione, con la conferma di Powell alla guida della Fed
che potrebbe portare a un rapido abbandono delle politiche
monetarie più accomodanti.
    In Piazza Affari, in particolare, il peggiore tra i titoli a
elevata capitalizzazione è stato quello di Tim, che ha terminato
le contrattazioni in calo del 4,7% a 0,43 euro, allontanandosi
dagli 0,505 euro ad azione che Kkr potrebbe offrire nel caso in
cui la sua manifestazione di interesse si trasformi in
un’offerta pubblica d’acquisto, con tutte le incertezze lungo la
strada che potrebbe portare all’Opa. Male anche Stm (-4% finale
in linea con al debolezza del settore), Banca Generali (-3,8%),
con Campari, Moncler e Ferrari che hanno perso tutte il 3,7%.
    Hanno invece tenuto Eni (+0,4%), Atlantia (+0,5%) e Unicredit
(+0,6%). Solide Inwit e Buzzi in aumento finale dello 0,7%,
mentre si è mossa in chiara controtendenza la sola Nexi, salita
dell’1,5%. Nel paniere a minore capitalizzazione, sempre molto
debole Mps che ha concluso in calo del 2,2% a 0,909 euro sui
suoi minimi storici. Tonfo invece per la Juventus: il titolo
della società bianconera ha chiuso in calo del 7,2% a 0,63 euro
dopo che il cda ha fissato le condizioni per l’aumento di
capitale. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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