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Brexit: Vicenza, rischio export per 1.400 aziende

(ANSA) – VICENZA, DEC 1 – C’è un osservatorio speciale nel
Nordest sulla Brexit e i rischi per gli scambi col Regno Unito
in caso di un no deal: è quello di Vicenza, dove sono 1.400 le
aziende che hanno scambi costanti con Londra, che rappresenta il
quarto mercato per un’area industriale che è tra le più
performanti del Paese. Per accendere i riflettori sulla Brexit –
e i rischi aggiunti sull’economia britannica dalla crisi del
Covid – Confindustria Vicenza ha promosso oggi un webinar in
collaborazione con Intesa Sanpaolo e la British Chamber of
Commerce for Italy. L’export vicentino in Gran Bretagna vale
quasi un miliardo l’anno.
    “L’uscita del Regno Unito dalla UE ci preoccupa molto, tanto
più se questa uscita non sarà accompagnata da un accordo
commerciale che istituisca un’area di libero scambio e regole
armonizzate dei commerci” ha affermato Remo Pedon, vice
presidente di Confindustria.. “Confidiamo in un rush finale del
negoziato – ha aggiunto – ma ci dobbiamo preparare anche a
gestire il nostro business nello scenario peggiore”. Per questa
difficile fase Confindustria Vicenza ha così aperto un nuovo
canale su Linkedin, denominato SOS Brexit, a cui possono aderire
tutti gli operatori che lavorano con il mercato britannico.
    “Abbiamo 30 giorni prima della scadenza del periodo transitorio
– ha detto Tom Noad, presidente della Camera di commercio Uk per
l’Italia – per trovare un accordo, che dovrà anche essere
ratificato, perché dal 1 gennaio il rapporto fra Uk e Italia
cambierà in modo epocale”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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