Cari Italiani:”Non ci resta che piangere”
Articolo Pubbliredazionale sponsorizzato dal Comitato Libero ed Aperto di Persone SBRACCIAMOCI
Come dalla lettera di Francesco Petrarca :«Non tutto in terra è stato sepolto: vive l’amor, vive il dolore; ci è negato veder il volto regale, perciò non ci resta che piangere e ricordare.»
L’altro ieri sera con tanta passione e tanta speranza ho atteso il discorso del Presidente del Governo
su quello che aveva da dire per come preannunciato.
Ho ascoltato quello che ha detto e che sappiamo tutti riguardo alla chiusura completa di ogni tipo e
genere di attività produttiva salvo quelle essenziali , e stavo nell’attesa che dicesse anche di come concretamente dovevamo avere i soldi per andare a fare la spesa, riempire il frigorifero, accendere e spegnere la luce, visto che le bollette stanno continuando ad arrivare e così via, quindi sapere cosa e come fare per soddisfare i minimi bisogni esistenziali.
Invece niente di tutto questo perché subito dopo che proclamato l’ordine di chiudere tutte le attività
produttive ha esortato che dobbiamo stare calmi fare sacrifici e che le misure del suo intervento si
vedranno a lungo tempo e tutto questo mentre in tutte le trasmissioni della RAI scorreva l’invito di
donare alla protezione civile con tanto di codice IBAN….
Sono rimasto esterrefatto, stupito e senza parole se non per dire a mia moglie ed ai mie figli “qui se
non si muore di corona virus si morirà di angustie e povertà”.
Non ho dormito neppure stanotte, non so cosa fare mi sento preso in giro sia dopo queste ultimo
discorso e sia dal decreto cura Italia. A tal riguardo, essendo un lavoratore autonomo, è già da
parecchie settimana che non porto a casa nessun euro e sto solamente facendo fronte ai bisogni
essenziali della mia famiglia con gli ultimi risparmi che mi sono rimasti.
Ho domandato al mio commercialista quando riceverò questi 600 euro, così decantati nel decreto di questo governo e mi ha detto che ancora non si sa né come né quando perché addirittura non tutti,
quando sarà il momento, li potranno prendere, ma solo chi si sarà registrato prima degli altri poichè
sono stati messi a disposizione fondi che coprono circa il 60/70 per cento dei lavoratori
autonomi.
Allora ho domandato al mio commercialista “ ma ci sono o non ci sono questi 25 miliardi di cui il governo parla “ per curare l’Italia e lui mi ha risposto: NO , ci sono ma a DEBITO. Gli ho chiesto che cavolo significa A DEBITO? E lui mi ha risposto, per quello che ho capito, che il governo italiano ha ricevuto l’autorizzazione da parte di Bruxelles a poter aumentare il debito con la emissione di 25 miliardi di titoli di stato che qualcuno dovrà comprare per diventare moneta corrente e la candita all’acquisto, sempre se non ho capito male e la BCE presieduta dalla Presidente Lagarde, quella che la scorsa settimana, con una svista contro l’Italia si è espressa erroneamente.
Quindi ho capito che forse potrò avere i mie 600 euro per il mese di marzo solo dopo che qualcuno
comprerà i 25 miliardi di titoli di stato italiani, che così diventeranno moneta corrente che L’INPS ,
con la sua macchinosa burocrazia, mi traferirà sul mio conto corrente, e nel frattempo arriva Aprile
senza che ancora mi pare che nessuno abbia percepito questo importo.
Magnifico ho pensato, allora quando farò la spesa? Mi tagliano adesso la luce, internet, mi preparo
ad andare sotto i ponti a chiedere l’elemosina, anzi no perché non posso uscire che mi arrestano.
Capisco che mi stanno prendendo in giro e credo la stessa cosa la pensano tutti gli italiani che come
me sono alla canna del gas salvo ovviamente chi prende 20/30 mila euro di stipendio e tutti i statali.
Ecco quindi che moriremo se non ci sbracciamo in modo giusto e legittimo.
Scusate c’è qualcuno che ha già preso questo 600 euro? Il reddito di cittadinanza stanno continuando a prenderlo?
Ma vi pare giusto che la Protezione Civile, che fa capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri abbia bisogno di donazioni?
Se ha bisogno di donazioni, ne ha bisogno quindi il Governo, e se questo Governo oltre alle Tasse ha bisogno di donazioni per la sua opera, come mi posso aspettare che mi aiuti con le 600 euro del decreto cura Italia? Con una mano li da e con l’altra se li prende con le donazioni?
So ed immagino che tutti questi interrogativi sono forse assurdi ma reputo anche che sono legittimi
quando si è di fronte a sole parole e non a fatti concreti di cui oggi si ha più che mai bisogno per
sopravvivere e non morire di corona virus piuttosto che di altro.
Mi sbraccio con tutti Voi ma vi prego facciamo veramente, in modo legittimo, qualcosa per essere
certi di poter avere un futuro perché chi attualmente ci sta ordinando cosa fare o non fare non credo
che abbia la misura esatta di tutto quello che elementarmente occorre per fare la spesa ogni giorno e
non quando i 25 miliardi di titoli di Stato saranno venduti e diventano moneta corrente.
NEL FRATTEMPO MORIAMO E MOLTI CREDO SONO GIA MORTI CHE CAMMINANO.
Lo Stato, con questo governo ha preteso con le sue misure che le tasse sono un dovere da assolvere alle scadenze che ha stabilito col preciso intendimento che se noi cittadini non assolviamo questo dovere i soldi se li va a prendere direttamente sui conti correnti, senza se e senza ma, e se questo
non basta pignora le case …..
Ma da parte dello Stato, con questo Governo ci sono scadenze verso le quali deve adempiere
l’ottemperanza di quelli che sono i nostri diritti, in questo caso di sopravvivere dignitosamente?
Vi sono scadenze che lo Stato, con questo governo deve rispettare rispetto a quanto disposto con
questo tanto decantato decreto cura Italia?
Fino ad adesso io sto assistendo solo a parole .
Non mi intrattengo sebbene avrei anche altro da dire ma devo aiutare mia moglie ad infornare il
pane perché e cosi che sono arrivato, a farmelo a casa, come ai tempi di guerra come me lo
raccontava mio nonno.
Sig. Monti, certo della sua buona fede con cui ha amministrato la politica italiana, so che Lei con i
suoi tanti milioni di euro di patrimonio (così riporta il sole 24 ore ) il pane se lo può comprare senza
alcun problema anche in questo momento.
Però se mi contatta la invito a venire a casa mia per vedere come siamo costretti a farcelo in casa, almeno fino a quando possiamo comprarci la farina, e se vuole porti anche tanti altri suoi colleghi così insieme comprendete quello che sopra ho voluto dire e perché l’ho voluto dire dopodiché con l’intelligenza che vi ritrovate auspico che accompagnati dalla sana Vostra coscienza farete qualcosa di concreto che per il bene di tutti i cittadini di questa nazione.
Intanto, cari amici, mi sono sbracciato per farmi il pane in casa. Domai vediamo ….
F.G. dalla Puglia.