Manca l’approvazione in aula, ma la proroga della legge 120 del 2011 per altri 3 mandati ha ricevuto lunedì la prima approvazione. Nel riparto degli amministratori per i board delle società quotate sarà quindi da osservare la quota di un terzo riservato al genere meno rappresentato per 6 mandati, dall’entrata in vigore del 2012.
di Monica D’Ascenzo
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Era nell’aria da tempo, anche grazie a proposte di legge presentate già un anno fa, ma ieri è arrivato il primo via libera. Le quote di genere previste dalla legge Golfo-Mosca (120 del 2011) saranno prolungate per altri 3 mandati, rispetto ai 3 previsti dalla legge in vigore. La Commissione Finanze della Camera, infatti, ha approvato l’emendamento 58 septies, presentato come prima firmataria dall’On. Silvia Fregolent (Italia Viva), che dispone che il criterio di riparto perequativo per il genere meno rappresentato in consiglio di amministrazione – che fu introdotto con l’articolo 147 ter, comma 1ter, e con l’articolo 148, comma 1bis, del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (decreto legislativo 24 febbraio 98 numero 58) – si applichi per sei mandati consecutivi.
Nel dettaglio, quindi, la norma che sarebbe andata ad esaurimento nel 2022, verrà applicata per altri tre rinnovi degli organi societari, recependo integralmente – in sede di Commissione Finanze – la proposta di legge avanzata dall’avvocata Cristina Rossello per il rinnovo della legge Golfo Mosca.
«Dare alle donne la possibilità di accedere ai cda è un elemento di civiltà» spiega al Sole 24 Ore Fregolent, che sottolinea come «tra persone che credono che sia indispensabile un’attenzione alle donne per lo sviluppo del Paese, è possibile creare un fronte trasversale che vada oltre le appartenenze ai singoli partiti. La questione femminile dovrebbe essere protagonista dei programmi di tutti i governi, indipendentemente dal colore».
Il lavoro parlamentare in questa direzione, infatti, era iniziato un anno fa con la proposta di legge avanzata il 29 dicembre 2018 dall’avvocata Cristina Rossello (Fi), che aveva raccolto i consensi di larga parte dei partiti. La notizia, ieri, ha ricevuto il plauso di una delle firmatarie della legge del 2011, Alessia Mosca (allora parlamentare del Pd), che su Twitter ha scritto: «Piena soddisfazione per l’approvazione nella Commissione Finanze della Camera dell’emendamento che proroga per altri tre mandati la legge #GolfoMosca »
«È con grande piacere che oggi possiamo dire che la norma sulle quote di genere nei cda verrà prolungata e ringrazio per il lavoro fatto anche i colleghi Massimo Ungaro e Mauro Del Barba. Due uomini che hanno portato avanti in Commissione Finanze quella che noi in Italia Viva ritenevamo una priorità» spiega Fregolent, che aggiunge: «Ora si dovrà lavorare sull’occupazione femminile, perché tutte le ricerche dimostrano che una crescita delle donne occupate porta a una crescita del Pil. Faremo proposte concrete anche in questa direzione».