(ANSA) – ROMA, 24 MAR – Le aziende si preparano a una corsa
al recupero di fatturato e quote di mercato nel dopo Covid,
mentre fra i lavoratori domina il timore. Sono le due realtà
descritte dal quarto Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare
aziendale, realizzato con il contributo di Credem, Edison e
Michelin, che ha sondato gli stati d’animo dei responsabili
aziendali, in cui emerge voglia di fare (62,2%), speranza
(33,7%) e coesione interna. Complessivamente, l’87% delle
imprese guarda con ottimismo alla ripresa dopo l’emergenza.
Cupo è invece lo scenario visto con gli occhi dei lavoratori
del settore privato. Dai dirigenti agli operai, sono 9,4 milioni
quelli preoccupati sul destino della propria occupazione: in
particolare, 4,6 milioni hanno dichiarato di temere di andare
incontro a una riduzione del reddito, 4,5 milioni prevedono di
dover lavorare più di prima, 4,4 milioni hanno paura di perdere
il posto e di ritrovarsi disoccupati, e 3,6 milioni di essere
costretti a cambiare lavoro. C’è pessimismo soprattutto fra gli
operai: 3 su 4 si dicono spaventati.
Per quanto riguarda lo smart working, secondo 4 lavoratori su
10 genera nuove disuguaglianze e divisioni in azienda. Infine un
altro dato significativo è la stima del valore del welfare
aziendale: 53 miliardi di euro se fosse esteso a tutte le
imprese del settore privato. Il beneficio per i dipendenti
sarebbe pari a quasi una mensilità in più all’anno, per un
totale di 19 miliardi. (ANSA).
Fonte Ansa.it