«Assistere alla chiusura dei punti vendita di una multinazionale come Disney anche a Napoli nel silenzio assordante di tutte le istituzioni mi sembra una cosa assolutamente folle. Sono sconcertato al pensiero che nessuno abbia alzato la voce e tentato di reagire per evitare questa ennesima chiusura che avrà ripercussioni dolorose non soltanto per le famiglie dei dipendenti che perderanno il lavoro, ma anche per l’intero indotto». È la denuncia dell’avvocato Federico Manna, presidente di Confimprese Campania, che commenta così la decisione della multinazionale statunitense di chiudere i negozi sul territorio italiano, tra cui quello di via Toledo a Napoli, affidando le vendite ad altri canali distributivi. «I numeri – chiarisce Manna – sono eloquenti: in uno store come quello di via Toledo, che è il più grande del sud d’Italia, in un solo giorno entrano mediamente tra le mille e
le millecinquecento persone, con picchi anche di quattro-cinquemila ingressi giornalieri nei periodi top come quello di Natale. Basta questo per farsi un’idea dell’indotto: i quattromila clienti che entrano nel negozio di via Toledo, uscendo da lì andranno al bar, nei negozi presenti nelle vicinanze, in pizzeria, ecc. Immaginiamo quindi che cosa sta perdendo la nostra città, e in particolare via Toledo, via Chiaia e le zone limitrofe, con la chiusura di un negozio come Disney Store. E questo nel silenzio colpevole delle istituzioni: sindaco, vice sindaco, candidati. In qualità di presidente di Confimprese Campania sono esterrefatto. Naturalmente, le chiusure riguardano non
soltanto Napoli ma tutti i Disney Store presenti in Italia, in quanto l’azienda ha deciso di puntare sulle vendite online, non essendo più il canale fisico il core business, ma a destare preoccupazione, oltre alla perdita dei posti di lavoro – i dipendenti che lavorano nel negozio di Napoli sono 23, 250 quelli presenti nel resto d’Italia – è anche un’altra considerazione: la chiusura di queste grandi realtà commerciali, che giocano un ruolo chiave anche in termini di immagine, finirà per compromettere anche il settore turistico, che per noi è fondamentale. Mi spiego: il mega store di via Toledo ha finora rappresentato un’attrattiva di grande richiamo per i turisti provenienti dalla Puglia, dalla Calabria, e tappa irrinunciabile di un tour nel centro della città anche per quanti sbarcano dalle navi
da crociera. Il danno economico conseguente alla chiusura è enorme – conclude – e constatare la mancata reazione delle istituzioni è una vergogna».